te lo dico in rima Barriere Più alte saranno le barriere più alto sarà il mio salto! Più si parlerà d’amore più io lo vivrò senza parlarne. Con l’augurio che questa sia una nuova vita, chiedo che sia più forte il mio silenzio dell’incomprensione e più forte la preghiera della falsità! Alessandro Rea
Categoria: Te lo dico in rima
Giorni
te lo dico in rima Giorni Morte e vita, passando per l’amore e la necessità di credere tanto alle possibilità dell’uomo e della sua intelligenza, quanto al misterioso, invisibile presente di Dio! Oggi mi sono sentito diviso e trascinato nel vortice di emozioni tanto contrastanti, quanto veritiere! So chi sono, peso i miei giorni;… Continua a leggere Giorni
Ossimori
te lo dico in rima Ossimori Il tuo vento narra racconti di gente comune e di affanni eccessivi. Io semino, col sangue vero, il domani. Il Dio degli ossimori dà vita al miracolo. Alessandro Rea
Poesia notturna
te lo dico in rima Poesia notturna Se guardo la luna è per scorgere nel buio il chiarore dei sogni, perché lì dove si accende il pensiero e nasce il sorriso c’è sempre la veste perfetta della felicità. Non c’è una notte orribile se non è presente un incubo o una tempesta, e se… Continua a leggere Poesia notturna
il suono del sorriso
te lo dico in rima il suono del sorriso Mi impegno ad ascoltare “il suono del sorriso”, come fosse un rimedio ed uno strumento di buona sorte. Una memoria fatta di un bellissimo “gioco vero”. Scoprire la verità nelle menzogne ed aprire un mondo fatto di voli liberi in cui l’unica regola è l’affetto che… Continua a leggere il suono del sorriso
Sabbia
te lo dico in rima Sabbia Portami con te, mentre la sabbia cade tra le tue dita, mentre il mare bagna il tuo palmo… portami con te. Assorbito da un gioco di incontro e distanze. Alessandro Rea
Tra te e me
te lo dico in rima Tra te e me Quali gocce di una storia vera cadranno mai in me. Eppure come può uno come me accorgersi di certe paure cieche? Mi ripeto che solo la ricerca potrà dare l’esito di una gioia piena, ma continuo solo a ritornare nel passato perché il presente comincia… Continua a leggere Tra te e me
COME SEI
Te lo dico in rima Come sei Alessandro Rea Mi parve giorno, oppure era sera, quando come un desiderio mi venisti incontro pensando che solo con il pensiero si possono dare gioie? Chissà quali e quante bugie avrei detto per risentire ancora quell’effetto che mi sospese nell’aria. Quale motivo o causa inconoscibile mi spingeva a… Continua a leggere COME SEI
E’ LA SERA
Te lo dico in rima E’ LA SERA Alessandro Rea È la sera, il posto perfetto per pesare l’anima stanca, dove la bilancia dei nostri rimproveri versa il suo amaro per ricordar la falsa coerenza degli uomini. È la sera che si tesson progetti di trame di sogni e fondamenti di ideali, ma non tutti… Continua a leggere E’ LA SERA
ERI UN MATTINO
Te lo dico in rima Eri un mattino Alessandro Rea Eri un mattino, dove ti vidi nel bianco. Non eri un sogno, perché la tua voce ancor ora non mi lascia. Lì l’infinito divenne un disegno, ed oggi cammino ancora respirando quella tua speranza.
UN FIORE PER DOMANI
Te lo dico in rima UN FIORE PER DOMANI Alessandro Rea Se il porgere è parola muta ma soave, allora ciò che si consegna ha il valore dell’intimo sentimento che si muove tra gratitudine e amore, tra cura e condivisione. Un fiore come simbolo solitario dell’unicità e l’esplosione coraggiosa di chi osa riprendere la vita.… Continua a leggere UN FIORE PER DOMANI
IL SOGNO DA UNO STAGNO
IL SOGNO DA UNO STAGNO Il sogno che hai perso nello stagno di acqua sporca e detriti, non ti impedisce di incatenarmi le mani a te. La tua bocca vuole rubare le belle parole nell’aria, perché succeda di perderci e tu possa vincere la vita rubando la mia dolcezza. Giri attorno alla tua solitudine ma… Continua a leggere IL SOGNO DA UNO STAGNO
LA TERRA, IL MARE, LA VOLONTA’
Te lo dico in rima La terra, il mare, la volontà Alessandro Rea Pensai di aver raggiunto un mare conosciuto ma acque profonde mi chiesero di viaggiare in cerca di un appagante tramonto. E proprio quando credevo che l’emozione fosse una risposta all’enigma della vita, mi chiesi se non fosse la volontà la sovrana… Continua a leggere LA TERRA, IL MARE, LA VOLONTA’
PIU’ ALTA DELLE BARRIERE
Te lo dico in rima Più alta delle barriere Alessandro Rea Più alte saranno le barriere più alto sarà il mio salto! Più si parlerà d’amore più io lo vivrò senza parlarne. Con l’augurio che questa sia una nuova vita, chiedo che sia più forte il mio silenzio dell’incomprensione e più forte la preghiera della… Continua a leggere PIU’ ALTA DELLE BARRIERE
NEL BOSCO
Te lo dico in rima Nel bosco Alessandro Rea Nel bosco hai assorbito il muschio e l’odore delle foglie vive, e di quelle oramai a terra! Tra arbusti e conifere silenziose Hai lasciato un passaggio.. Hai raccolto pensieri! Vorrei dipingere la luna e bagnare la terra per coltivare tutti i nostri figli, insegnare loro a… Continua a leggere NEL BOSCO
COME IN UN GIUDIZIO UNIVERSALE
Te lo dico in rima Come in un giudizio universale Alessandro Rea Come in un giudizio universale, ci sono solo le azioni; si sta bene senza complicare le parole. Togli ogni tanto quell’istinto e pure le tue ragioni, non calpestare il cuore. Scivola su quei giorni e non far finta di non conoscere, non essere… Continua a leggere COME IN UN GIUDIZIO UNIVERSALE
IL RIFLESSO DI UN SEGRETO
Te lo dico in rima Il riflesso di un segreto Alessandro Rea Un pensiero hai ispirato in una delle mie tante notti. Questa ti ho scritto… Questa ho dedicato… Se nelle lacrime che poco hai versato dai tuoi occhi cerulei, racchiudessi un segreto, quello sarebbe un riflesso di Dio che racconterà il migliore dei tuoi… Continua a leggere IL RIFLESSO DI UN SEGRETO
DI STAGIONE IN MOVIMENTO
Te lo dico in rima Di stagione in movimento Alessandro Rea Contro le porte uno sguardo, per osservare baci all’aperto, dalla pozza d’acqua un cielo nel riflesso fango, che ha nuvole bianche, tra le mie dita il perdono del mio primo amore. Di stagione in movimento la soglia di un cielo che esiste solo per… Continua a leggere DI STAGIONE IN MOVIMENTO
ASPETTANDO VENERDI’
Te lo dico in rima… Aspettando venerdì Alessandro Rea Mi parve giorno, oppure era sera… quando come un desiderio mi venisti incontro pensando che solo con il pensiero si possono dare gioie? Chissà quali e quante bugie avrei detto per risentire ancora quell’effetto che mi sospese nell’aria. Quale motivo o causa inconoscibile mi spingeva a… Continua a leggere ASPETTANDO VENERDI’
DA QUEL BACIO NON HO SMESSO MAI DI AMARTI
Te lo dico in rima Da quel bacio non ho smesso mai di amarti Alessandro Rea Da quel bacio non ho smesso mai di amarti, dalle tue parole, dalle tue disgrazie abbiamo ottenuto guarigione! Dalle mie fantasie, dalle mie paure ho tratto il più bello dei miei figli.
IL SEME DELL’OGGI
Te lo dico in rima Il seme dell’oggi Alessandro Rea Se nel mio passo non sento un lento scorrere della polvere, non posso fermare e far respirare il mio oggi. L’inganno e la vendetta sono quel vento che mi sussurra una giustizia senza perdono. Se non riesco a osservare il lato celeste della morte… Continua a leggere IL SEME DELL’OGGI
GLI OCCHI DI TIRESIA
Te lo dico in rima Gli occhi di Tiresia Alessandro Rea Inverno 2006-2007 L’errore di ogni mia azione vorrei scoprire, desidero dileguarmi nel nulla, come il vento terge il cielo saturo di afa. In esilio vorrei essere e concedermi un ulteriore possibilità che tanto non mi sarà donata. Come condottiero e la sua ciurma che… Continua a leggere GLI OCCHI DI TIRESIA
ALVITO – IL PICCOLO FABIO FAZIO PREMIATO AL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA DEDICATO ALLA BICICLETTA
Fabio Fazio, non il noto conduttore televisivo, ma il piccolo scrittore di Alvito di anni 9 è stato premiato al concorso nazionale di poesia e narrativa:” Il biciclettario – parole in bicicletta” quinta edizione. Riportiamo di seguito il testo: Poesia della bicicletta. Mamma Donata va in bicicletta e Fabio e Emanuele la seguono in fretta.… Continua a leggere ALVITO – IL PICCOLO FABIO FAZIO PREMIATO AL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA DEDICATO ALLA BICICLETTA
STELLA NERA
di Carlo Marsc Saranno i tuoi modi poco inclini al confronto sarà quell’aria cupa un po’ fredda celata dietro un finto mistero si mi manchi un giorno un anno un mese non so quanto tempo sia trascorso forse una vita la mia uva scura dolce delizia solitaria lasciata la lontana lontana tra le onde spumeggianti dei fiordi… Continua a leggere STELLA NERA
SE DEVI AMARMI
di Elizabeth Barrett Browing Se devi amarmi, per null’altro sia se non che per amore. Mai non dire: t’amo per il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare così conforme al mio, che mi rese sereno un giorno. Queste son tutte cose che possono mutare, amato, in sé o… Continua a leggere SE DEVI AMARMI
ETERNA PRESENZA
di Pedro Salinas Non importa che non ti abbia, non importa che non ti veda. Prima ti abbracciavo, prima ti guardavo, ti cercavo tutta, ti desideravo intera. Oggi non chiedo più né alle mani, né agli occhi, le ultime prove. Di starmi accanto ti chiedevo prima, sì, vicino a me, sì, sì, però lì fuori.… Continua a leggere ETERNA PRESENZA
POVERO CATULLO
di Gaio Valerio Catullo Povero Catullo, smettila di illuderti! Ciò che è perso – e lo sai – è perso: ammettilo. Giorni di luce i tuoi, un lampo lontano, quando correvi dove la tua fanciulla ti chiamava, lei amata come nessuna sarà mai. Quanta allegria, allora: quanti giochi volevi, e lei accettava. Davvero un lampo… Continua a leggere POVERO CATULLO
CANTO CINQUE
di Catullo. Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci, i brontolii dei più severi vecchi stimiamoli tutti un soldo. I soli possono tramontare e ritornare: per noi, quando un giorno la breve luce tramonta, la notte è una e perpetua da dormire. Dammi mille baci, poi cento, poi altri mille, poi altri cento, poi sempre altri mille,… Continua a leggere CANTO CINQUE
MARE DEL NORD
di Carlo Marsc Rincorro la tua presenza Mi trascino da un giorno all’altro Ti cerco Ti penso Mi manchi Quando c’eri mi facevi male ora che non ci sei Ti cerco Ti penso Mi manchi In ogni momento mi domando: dove sei? Che fai? Ti cerco Ti penso Mi manchi non ci sei Che faccio?… Continua a leggere MARE DEL NORD
1376 – I SOGNI
di Emily Dickinson Fragile dote sono i sogni, ci fanno ricchi un’ora poi, poveri, ci scaraventano fuori della purpurea porta sul duro recinto dimora di prima. (1876)
IL GIORNO PIÙ BELLO
Uno dei giorni più belli fu l’essere sorpreso da un desiderio che neppure pensavo; ho visto un’anima, una vita ed un cammino insieme. Ho chiesto solo benedizione e poter amare senza mai ostacolare il tuo sorriso e la mia mano coraggiosa. Poesia di A. Rea
HO SEMPRE AMATO
di Emily Dickinson Ho sempre amato, e te ne do la prova: prima di amare, io non ho mai vissuto pienamente. Sempre amerò, e questo è il mio argomento: l’amore è vita e la vita ha qualcosa di immortale. Se dubiti di questo, allora io, amore, nient’altro ho da mostrare, nient’altro che il Calvario.
PENSIERI SULL’AMORE
di Alessandro Manzoni “Concludo che l’amore è necessario a questo mondo: ma ve n’ha quanto basta, e non fa mestieri che altri si dia la briga di coltivarlo; e che col volerlo coltivare non si fa altro che farne nascere dove non fa bisogno. Vi hanno altri sentimenti dei quali il mondo ha bisogno, e… Continua a leggere PENSIERI SULL’AMORE
ROSSA È LA ROSA
di Abū Nuwās (…) Riconosco nel buio una luna se al buio ti bacio: Bastasse baciarti a eclissare l’aurora. se solo la veglia disvela una luna che dorme, ch’io muoia d’insonnia, e nel sonno ti bacio. Luna di seta pungente di morbida ruvida seta intessuta a vestirti. Invidio chi copri di baci, chi scopre il segreto… Continua a leggere ROSSA È LA ROSA
IL GHIACCIO
di Stephen Spender Ella entrò dall’aria di neve dove l’architettura cosparsa di ghiaccioli tendeva bianche lane intorno alla piazza barocca. Vidi il suo viso gelare nella pelliccia, poi le mie labbra corsero a lei infuocate dall’angolo del caminetto nella stanza, dove ero stato in attesa sulla sedia. Baciai il loro calore contro la sua pelle… Continua a leggere IL GHIACCIO
CREDO IN TE ANIMA MIA
di Walt Whitman Credo in te, anima mia, l’altro che io sono non deve umiliarsi di fronte a te, e tu non devi umiliarti di fronte a lui. Ozia con me sull’erba, libera la tua gola da ogni impedimento, né parole, né musica o rima voglio, né consuetudini né discorsi, neppure i migliori, soltanto la… Continua a leggere CREDO IN TE ANIMA MIA
HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO
di eugenio montale Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che… Continua a leggere HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO
DOMANDE POSTE A ME STESSA
DI WINSLAWA SZYMBORSKA Qual è il contenuto del sorriso e d’una stretta di mano? Nel dare il benvenuto non sei mai lontana come a volte è lontano l’uomo dall’uomo quando dà un giudizio ostile a prima vista? Ogni umana sorte apri come un libro cercando emozione non nei suoi caratteri, non nell’edizione? Con certezza tutto,… Continua a leggere DOMANDE POSTE A ME STESSA
SEI LA TERRA E LA MORTE…
di Cesare Pavese Sei la terra e la morte. La tua stagione è il buio e il silenzio. Non vive cosa che più di te sia remota dall’alba. Quando sembri destarti sei soltanto dolore, l’hai negli occhi e nel sangue ma tu non senti. Vivi come vive una pietra, come la terra dura. E ti… Continua a leggere SEI LA TERRA E LA MORTE…
PASQUA
di Ada Negri E con un ramo di mandorlo in fiore, a le finestre batto e dico: “Aprite! Cristo è risorto e germinan le vite nuove e ritorna con l’april l’amore. Amatevi tra voi pei dolci e belli sogni ch’oggi fioriscono sulla terra, uomini della penna e della guerra, uomini della vanga e dei martelli.… Continua a leggere PASQUA
GESÙ
di Giovanni Pascoli E Gesù rivedeva, oltre il Giordano, campagne sotto il mietitor rimorte, il suo giorno non molto era lontano. E stettero le donne in sulle porte delle case, dicendo: Ave, Profeta! Egli pensava al giorno di sua morte. Egli si assise, all’ombra d’una mèta di grano, e disse: Se non… Continua a leggere GESÙ
VENERDÌ SANTO
di Fausto Maria Martini Nulla, credi, è più dolce per i nostri occhi di questo giorno senza sole, con i monti velati di viole perché la primavera non si mostri::: Venerdì Santo! E ieri sera tu ti rimendavi quest’abito, tutto grigio, un abito come a mezzo lutto per la morte del povero Gesù… Traevi… Continua a leggere VENERDÌ SANTO
PIÚ DI TUTTO HO SEMPRE TEMUTO
di Natan Zach Piú di tutto ho sempre temuto il vocío degli uccelli nudi sul sommo degli alberi nel gelo. Al pensiero della migrazione mi si rizzavano d’orrore i capelli. L’avvicendarsi delle stagioni mi consegnava alla stagione torturante del cuore. Un occhio di donna – una promessa quale non s’è mai realizzata, dolce piú di ogni promessa.… Continua a leggere PIÚ DI TUTTO HO SEMPRE TEMUTO
ATTRAVERSA L’ANIMA
di Charles Bukowski “Attraversa l’anima come una lama e ne sonda i paesaggi ora mesti, ora bui dove corvi neri come pece gracchiano così forte da grattarti le pareti del cuore. Percorre deliziosi giardini decorati da candide margherite e scaldati da un tiepido sole primaverile. Ma quando la sua linfa Giunta all’apice scoppia il foglio… Continua a leggere ATTRAVERSA L’ANIMA
QUESTO AMORE
di Jacques Prèvert Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro… Continua a leggere QUESTO AMORE
A SE STESSO
di Giacomo Leopardi: Or poserai per sempre, stanco mio cor. Perí l’inganno estremo, ch’eterno io mi credei. Perí. Ben sento, in noi di cari inganni, non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai palpitasti. Non val cosa nessuna i moti tuoi, né di sospiri è degna la terra. Amaro e noia… Continua a leggere A SE STESSO
EPIGRAMMA
di Patrizia Cavalli Due ore fa mi sono innamorata. tremo d’amore e seguito a tremare, ma non so bene a chi mi devo dichiarare.
RITRATTO DI DONNA
di Wislawa Szymborska Deve essere a scelta. Cambiare, purché niente cambi. È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena. Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi, neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime. Dorme con lui come la prima venuta, l’unica al mondo. . Gli darà quattro figli, nessuno, uno. Ingenua, ma è un’ottima… Continua a leggere RITRATTO DI DONNA
LA PIOGGIA NEL PINETO
di Gabriele D’Annunzio Taci su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori… Continua a leggere LA PIOGGIA NEL PINETO
TI PENSO MA NON TI CERCO
“Non ho smesso di pensarti, vorrei tanto dirtelo. Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare, che mi manchi e che ti penso. Ma non ti cerco. Non ti scrivo neppure ciao. Non so come stai. E mi manca saperlo”. “Hai progetti? Hai sorriso oggi? Cos’hai sognato? Esci? Dove vai? Hai dei sogni? Hai mangiato?”. “Mi piacerebbe… Continua a leggere TI PENSO MA NON TI CERCO
PACE NON TROVO
Pace non trovo, et non ò da far guerra; e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio; et volo sopra ’l cielo, et giaccio in terra; et nulla stringo, et tutto ’l mondo abbraccio. Tal m’à in pregion, che non m’apre né serra, né per suo mi riten né scioglie il laccio; et… Continua a leggere PACE NON TROVO
IL TUO SORRISO AMBIGUO
di Amelia Rosselli Il tuo sorriso ambiguo curvava ogni mia speranza. Sottoposta ad un esame di coscienza stiamo le membra in un giocondo gioire del nulla. Il bene era rimasto allontanato.
INCROCIO DI SGUARDI
di PABLO NERUDA Se tu mi guardi con i tuoi occhi dai quali mi viene incontro la tenerezza e se io guardandoti con i miei occhi ti faccio spazio dentro di me, in questo incrocio di sguardi che riassume milioni di attimi e di parole, in questo scambio silenzioso che per entrambi è guardare e… Continua a leggere INCROCIO DI SGUARDI
EPIFANIA
di David Maria Turoldo Egli discende sul sangue che già tutto è tumulto per l’anelito vivo di altre colpe più seducenti.
UOMINI E’ NOTTE
di David Maria Turoldo Uomini, è notte è notte per ogni cuore, per ogni casa e paese e chiesa. Israele — o almeno Begin — tornasse, per una breve visita, a Mauthausen in quel capannone delle scarpette — un monte di scarpette e bambole e giocattoli… Entri, almeno Begin, per la porta dove dalla «iconostasi»… Continua a leggere UOMINI E’ NOTTE
ELOGIO ALLA MORTE
di Alda Merini Se la morte fosse un vivere quieto, un bel lasciarsi andare, un’acqua purissima e delicata o deliberazione di un ventre, io mi sarei già uccisa. Ma poiché la morte è muraglia, dolore, ostinazione violenta, io magicamente resisto. Che tu mi copra di insulti, di pedate, di baci, di abbandoni, che tu mi… Continua a leggere ELOGIO ALLA MORTE
L’ABETE DI NATALE
di Gianni Rodari Chi abita sull’abete tra i doni e le comete? C’ è un Babbo Natale alto quanto un ditale. Ci sono i sette nani, gli indiani, i marziani. Ci ha fatto il suo nido perfino Mignolino. C’è posto per tutti, per tutti c’è un lumino e tanta pace per chi la vuole… Continua a leggere L’ABETE DI NATALE
I RETONE
di Riccardo Gulia Case ca chiagne ’a cente culenzane ’ntraménte gira scola e se culenta; e strilla che te sembra ’ne cristiane, 0 scrocca a ride ’na resélla lenta. Chélla goccia che perde a mma‘ne, a mma‘ne è ’na jòtta ’e canala che s’allènta. o ‘na crona che sfila a ’rane, a ’rane? …E’ ‘nne… Continua a leggere I RETONE
AMORE SEMPLICISSIMO
Amore semplicissimo che crede alle parole, poiché non posso fare quello che voglio fare non ti posso abbracciare né baciare il mio piacere è nelle mie parole e quando posso ti parlo d’amore. Io non ti tocco, no, neanche ti sfioro ma nel tuo corpo mi sembra di nuotare Così seduta davanti a un bicchiere… Continua a leggere AMORE SEMPLICISSIMO
ANIMA MIA
Anima mia chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua immergiti nel sonno nuda e vestita di bianco il più bello dei sogni ti accoglierà anima mia chiudi gli occhi piano piano abbandonati come nell’arco delle mie braccia nel tuo sonno non dimenticarmi chiudi gli occhi pian piano i tuoi occhi marroni dove… Continua a leggere ANIMA MIA
UNA NOTTE
Era volgare e squallida la stanza, nascosta sull’equivoca taverna. Dalla finestra si scorgeva il vicolo, angusto e lercio. Di là sotto voci salivano, frastuono d’operai che giocavano a carte: erano allegri. E là, sul vile, miserabile giaciglio, ebbi il corpo d’amore, ebbi la bocca voluttuosa, la rosata bocca ditale ebbrezza, ch’io mi sento ancora, mentre… Continua a leggere UNA NOTTE
JÙCELA — JÙCELA!
Jùcela, jùcela cala a terra ca te facce ’na bella ’unnèlla; te la facce addemane mmatina quanne sona je campanile: «Ndindilindi. . . ’ndindilindi. . . ècche la Messa, chi l’ò sentì?». Jùcela, jùcela, qual è la stella che te resblènne annascòsa alla scénna? Uéneme ’ncontra a ’gliemàrme la uia prima che sona la uòce… Continua a leggere JÙCELA — JÙCELA!
I MERÀCULE ’E LLE PANE
Ciòscia n’accise ’e uénte ’a fa’ spauénte. ma none a chi e‘ gia‘ uécchie accomme a me’; tante ca ce ulésse ice a certa gente: «Ma, insomma, che ulassite? E’ tempe se’!» Lassa che ciocca e che se sfòga i ciele! Nostre Signore 1‘ sa‘ i mestie’re se“. Sotte alla néue, all’acqua, sette ai… Continua a leggere I MERÀCULE ’E LLE PANE
LA PREGHIERA DI SAN BERNARDO ALLA VERGINE
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura.Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore. Qui se’ a noi… Continua a leggere LA PREGHIERA DI SAN BERNARDO ALLA VERGINE
S’IO T’AMO? OH DONNA!
Sonetto XX S’io t’amo? Oh donna! Io nol dirìa volendo. Voce esprimer può mai, quanta m’inspiri dolcezza al cor, quando pietosa giri vèr me tue luci ove alti sensi apprendo? S’io t’amo? E il chiedi? E nol dich’io tacendo? E non tel dicon miei lunghi sospiri, e l’alma afflitta mia, ché par che spiri mentre… Continua a leggere S’IO T’AMO? OH DONNA!
UNA PAROLA MUORE QUANDO È DETTA
Una parola muore quando è detta Dice qualcuno − Io dico che proprio Quel giorno Comincia a vivere. Emily Dickinson
MANIA DI SOLITUDINE
Mangio un poco di cena seduto alla chiara finestra. Nella stanza è già buio e si vede nel cielo. A uscir fuori, le vie tranquille conducono dopo un poco, in aperta campagna. Mangio e guardo nel cielo – chi sa quante donne stan mangiando a quest’ora – il mio corpo è tranquillo; il lavoro stordisce… Continua a leggere MANIA DI SOLITUDINE
NON ERA GIÀ AMORE PERFETTISSIMO
(…) Non era già amore perfettissimo il sonno lungo nutrito dalla pioggia, il risveglio stordito, la memoria sospesa, il tempo fermo, chiuso tra i cuscini, tutte rotondità, immense braccia, dove galleggiavo radiosa e calma? No, volevo anche altre braccia, altre ad accogliermi alla mia quieta uscita; come una pupa, sempre tra le braccia. (…) Patrizia… Continua a leggere NON ERA GIÀ AMORE PERFETTISSIMO
A UNA PASSANTE
La via assordante strepitava intorno a me. Una donna alta, slanciata, a lutto, in un dolore maestoso, passò sollevando e agitando con mano fastosa il pizzo e l’orlo della gonna, agile e nobile con la sua gamba di statua. Ed io, proteso come folle, bevevo la dolcezza affascinante e il piacere che uccide nel suo… Continua a leggere A UNA PASSANTE
DIARIO DEL PRIMO AMORE
(…) Ieri dopo liberatomi dal peso dei versi, quegli affetti non mi parvero né così deboli né così vicini a lasciarmi come m’erano paruti la mattina, in ispecie quella dolorosa ricordanza spesso accompagnata da quell’incerto scontento e dispiacere o dubbio di non aver forse goduto bastantemente, che fu il primo sintoma della mia malattia, e… Continua a leggere DIARIO DEL PRIMO AMORE
LA DISPERAZIONE
In un giardinetto su una panchina C’è un tale che vi chiama se passate Ha un paio d’occhialini un vecchio abito grigio Fuma un piccolo sigaro è seduto E vi chiama se passate O più timidamente vi fa un cenno Non bisogna guardarlo Non bisogna ascoltarlo Ma tirar dritto Fingere di non vederlo Fingere di… Continua a leggere LA DISPERAZIONE
FAMMI UN QUADRO DEL SOLE
Fammi un quadro del sole posso appenderlo in camera mia e fingere di scaldarmi mentre gli altri lo chiamano “Giorno!” Disegna per me un pettirosso su un ramo così sognerò di sentirlo cantare e quando nei frutteti cesserà il canto ch’io deponga l’illusione. Dimmi se è vero che fa caldo a mezzogiorno se… Continua a leggere FAMMI UN QUADRO DEL SOLE
UN’ADOLESCENTE
Io – un’adolescente? Se ora, d’improvviso, si presentasse qui, dovrei salutarla come una persona cara, benché mi sia estranea e lontana? Versare una lacrimuccia, baciarla sulla fronte per la sola ragione che la nostra data di nascita è la stessa? Siamo così dissimili che forse solo le ossa sono le stesse, la calotta cranica, le… Continua a leggere UN’ADOLESCENTE
‘UOMO DEL MIO TEMPO’ DI SALVATORE QUASIMODO
Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso… Continua a leggere ‘UOMO DEL MIO TEMPO’ DI SALVATORE QUASIMODO
ANTONIO DE CURTIS – ‘A LIVELLA
Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll’adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero. Ogn’anno,puntualmente,in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch’io ci vado,e con dei fiori adorno il loculo marmoreo ‘e zi’ Vicenza. St’anno m’é capitato ‘navventura… dopo di aver compiuto il triste omaggio.… Continua a leggere ANTONIO DE CURTIS – ‘A LIVELLA
‘PER QUANTO STA IN TE’ DI KAVAFIS
E se non puoi la vita che desideri cerca almeno questo per quanto sta in te: non sciuparla nel troppo commercio con la gente con troppe parole e in un viavai frenetico. Non sciuparla portandola in giro in balia del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti sino a farne una stucchevole estranea.
‘L’ATTIMO FUGGENTE’ DI ORAZIO
Non domandare tu mai quando si chiuderà la tua vita, la mia vita, non tentare gli oroscopi d’oriente: male è sapere, Leucònoe. Meglio accettare quello che verrà, gli altri inverni che Giove donerà o se è l’ultimo, questo che stanca il mare etrusco e gli scogli di pomice leggera. Ma sii saggia: e filtra vino,… Continua a leggere ‘L’ATTIMO FUGGENTE’ DI ORAZIO
‘CON IL TEMPO’ DI JORGE LUIS BORGES
Con il tempo si impara la sottile differenza fra sostenere una mano e incatenare un’anima, e si impara che l’amore non significa andare a letto, e una compagnia non significa sicurezza e uno comincia a imparare… Che i baci non sono contratti e i regali non sono promesse e uno comincia ad accettare le sue… Continua a leggere ‘CON IL TEMPO’ DI JORGE LUIS BORGES
Scrivere un curriculum di Wislawa Szymborska
Che cos’e’ necessario? E’ necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si e’ vissuto e’ bene che il curriculum sia breve. E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e malcerti ricordi in date fisse. Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini… Continua a leggere Scrivere un curriculum di Wislawa Szymborska
IN VIAGGIO PER GLI STATI DI WALT WHITMAN
In viaggio per gli Stati partiamo (traverso il mondo, spinti da questi canti facendo vela da qui per ogni terra, per ogni mare) noi che vogliamo essere allievi di tutti, maestri di tutti, e di tutti amanti. Abbiamo visto le stagioni che si profondono e passano, e abbiamo detto, Perché un uomo o una donna… Continua a leggere IN VIAGGIO PER GLI STATI DI WALT WHITMAN
RITRATTO DI DONNA di Wisława Szymborska
Deve essere a scelta. Cambiare, purché niente cambi. È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena. Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi, neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime. Dorme con lui come la prima venuta, l’unica al mondo. Gli darà quattro figli, nessuno, uno. Ingenua, ma è un’ottima consigliera. Debole, ma… Continua a leggere RITRATTO DI DONNA di Wisława Szymborska
LE FOGLIE MORTE DI PREVERT
Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi i giorni felici del nostro amore Com’era più bella la vita E com’era più bruciante il sole Le foglie morte cadono a mucchi… Vedi: non ho dimenticato Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi, e i rimpianti e il vento del nord porta via tutto nella… Continua a leggere LE FOGLIE MORTE DI PREVERT
COMPAGNI DI BANCO DI MARINO MORETTI
Oh, Poggiolini! Lo rivedo ancora con quel suo mite sguardo di fanciulla, e lo risento chiedermi un nonnulla con una voce che… non so… m’accora. Che cosa vuoi? Son pronto a darti tutto: un pennino, un quaderno, un taccuino, purché tu venga per un po’ vicino al cuore che ti cerca dappertutto. Oh non venirmi… Continua a leggere COMPAGNI DI BANCO DI MARINO MORETTI
TU VEDI IN ME DI WILLIAM SHEAKSPEARE
Tu vedi in me quel periodo dell’anno che ha rare foglie gialle ancor sui rami che tremano dal freddo e più non hanno i canti degli uccelli e i lor richiami. In me vedi il crepuscolo di un giorno di sole che svanisce all’occidente, lento senza speranza di ritorno, ombra di vita che non è… Continua a leggere TU VEDI IN ME DI WILLIAM SHEAKSPEARE
MATTINO DI SETTEMBRE DI DIEGO VALERI
Quel di eravamo soli nel bosco, io e tu, mia cara figlia, e andavamo tra chiaro e fosco, pieno il cuore di meraviglia. Scoprivi sotto le foglie i lamponi rosa, le fragole rosse e verdi, ti trascinavi su l’erba carponi , lanciando dei piccoli gridi acerbi. Io contempalvo ai miei piedi un fiore giallo smagliante,… Continua a leggere MATTINO DI SETTEMBRE DI DIEGO VALERI
FRANK DRUMMER
Da una cella a questo luogo oscuro la morte a venticinque anni! La mia lingua non poteva esprimere ciò che mi si agitava dentro, e il villaggio mi prese per scemo. Eppure all’inizio c’era una visione chiara, un proposito alto e pressante, nella mia anima, che mi spinse a cercar d’imparare a memoria l’Enciclopedia Britannica!… Continua a leggere FRANK DRUMMER
HAIKU DI MATSUO BASHO
cade una foglia di paulonia – perché non vieni nella mia solitudine?
CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA di GIACOMO LEOPARDI
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita La vita del pastore. Sorge in sul… Continua a leggere CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA di GIACOMO LEOPARDI
ETERNA PRESENZA – di PEDRO SALINAS –
Non importa che non ti abbia, né importa che non ti veda. Prima ti abbracciavo, prima ti guardavo, ti cercavo tutta, ti volevo intera. Oggi più non chiedo agli occhi e alle mani le ultime prove. Di stare al mio fianco ti chiedevo prima; sì, accanto a me, sì, sì, però lì fuori. A me… Continua a leggere ETERNA PRESENZA – di PEDRO SALINAS –
QUANDO L’ULTIMO ALBERO SARA’ ABBATTUTO
Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. La nostra terra vale più del vostro denaro. E durerà per sempre. Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco. Finchè il sole splenderà e l’acqua scorrerà, darà vita a uomini e animali. Non… Continua a leggere QUANDO L’ULTIMO ALBERO SARA’ ABBATTUTO
ADDIO
Stavo per dirti “addio”; ma subito ho frenato la mia voce, e sono ancora qui. Separarmi da te mi fa paura: è spaventoso, come l’amara notte di Acheronte. Splendore del mattino è il tuo; ma è muto il giorno: tu invece mi porti in dono la tua voce, anche più dolce di un canto di… Continua a leggere ADDIO
NASCERANNO UOMINI MIGLIORI
Nasceranno da noi uomini migliori. La generazione che dovrà venire sarà migliore di chi è nato dalla terra, dal ferro e dal fuoco. Senza paura e senza troppo riflettere i nostri nipoti si daranno la mano e rimirando le stelle del cielo diranno: “Com’è bella la vita!” Intoneranno una canzone nuovissima, profonda come gli occhi… Continua a leggere NASCERANNO UOMINI MIGLIORI
AMORE A PRIMA VISTA
Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì. È bella una tale certezza ma l’incertezza è più bella. Non conoscendosi prima, credono che non sia mai successo nulla fra loro. Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi dove da tempo potevano incrociarsi? Vorrei chiedere loro se non ricordano una volta un… Continua a leggere AMORE A PRIMA VISTA
MERIGGIO D’ESTATE
Silenzio! Hanno chiuso le verdi persiane delle case. Non vogliono essere invase. Troppe le fiamme della tua gloria, o sole! Bisbigliano appena gli uccelli, poi tacciono, vinti dal sonno. Sembrano estinti gli uomini, tanto è ora pace e silenzio… Quand’ecco da tutti gli alberi un suono s’accorda, un sibilo lungo che assorda, che solo è… Continua a leggere MERIGGIO D’ESTATE
SARA’ ESTATE – FINALMENTE
Sarà Estate – finalmente. Signore – con parasoli – Signori a zonzo – con Bastoni da passeggio – E Bambine – con Bambole – Coloreranno il pallido paesaggio – Come fossero un radioso Bouquet – Sebbene sommerso, nel Pario – Il Villaggio giaccia – oggi – I Lillà – curvati dai molti anni – Si… Continua a leggere SARA’ ESTATE – FINALMENTE
LE FATICHE DEL VENTO
Molto ha da fare il vento con le nuvole frivolo annento senza disciplina. Piace al sole con pompa e con ossequio d’esser accolto in cielo ogni mattina: e fin dall’alba ecco il vento in servizio a preparargli una regal cortina, a cui con estro immaginoso ingègnasi a dar novella foggia; e ne combina spesso di… Continua a leggere LE FATICHE DEL VENTO
L’INFINITO
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste… Continua a leggere L’INFINITO
L’INNO DEGLI ITALIANI
Il 2 giugno si celebra la nascita della Repubblica Italia, avvenuta nel 1946 a seguito del referendum istituzionale che vide per la prima volta partecipare al voto anche le donne italiane. Vogliamo ricordare questo giorno attraverso ” l’ inno degli Italiani”, canto Risorgimentale scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Navaro. L’inno degli… Continua a leggere L’INNO DEGLI ITALIANI
ANIMA MIA
Anima mia chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua immergiti nel sonno nuda e vestita di bianco il più bello dei sogni ti accoglierà anima mia chiudi gli occhi piano piano abbandonati come nell’arco delle mie braccia nel tuo sonno non dimenticarmi chiudi gli occhi pian piano i tuoi occhi marroni dove brucia… Continua a leggere ANIMA MIA
E VENNE DA NOI UN ADOLESCENTE
E venne da noi un adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose, alla nostra giovinezza consunta nel paese e nei bordelli. Non disse una sola parola nè fece gesto alcuno: questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha… Continua a leggere E VENNE DA NOI UN ADOLESCENTE