VIA FRANCIGENA, ENZO CINELLI AL CORSO PER OSPITALIERI VOLONTARI

Da Enzo Cinelli riceviamo e pubblichiamo.

Il “Ristoro gratuito 113” rivolto ai pellegrini in cammino sulla via Francigena del Sud, come modello di accoglienza povera donativa. Lo scorso week end il custode strangolagallese Enzo Cinelli ha frequentato il “Corso per Ospitalieri volontari” organizzato dal Capitolo Romano della Confraternita di S. Jacopo de Compostella di Perugia. L’interessante appuntamento annuale  curato da Simone, Lucia, Pino e Marco con la supervisione di don Paolo Asolan, cappellano della Confraternita perugina ha visto la partecipazione di una trentina di neo volontari, tra di essi anche alcuni giovani, provenienti da ogni dove dell’Italia, oltre ad una francese e una bulgara.

Molti i temi pratici e non solo trattati nelle proficue riunioni di gruppo, intervallati da momenti di condivisione gastronomica, con lunghe riflessioni personali  e momenti di profonda spiritualità. Il corso si è svolto nello “Spedale della Provvidenza di San Giacomo e S. Benedetto Labre”, parte integrante del convento delle Suore Francescane del Cuore Immacolato di Maria, vera oasi di pace e tranquillità a ridosso della stupenda Basilica di S. Cecilia, incastonata nel sempre più caotico rione Trastevere. Qui i volontari, accolgono fraternamente i pellegrini che hanno percorso almeno gli ultimi 100 km a piedi o 300 km in bici ad Limina Sancti Petri et Paul o che scelgono la Città Eterna come luogo di partenza per la Francigena del Sud verso Gerusalemme, la via di S. Michele, il cammino di S. Francesco o verso Santiago. Molte sono le peculiarità dello Spedale, in primis lo spirito dell’Accoglienza povera donativa, nel mare magnum dell’ospitalità commerciale di Roma, il pellegrino non ha l’obbligo di pagare il pernotto, si accettano solo offerte libere, condividendo la cena del pellegrino e la prima colazione, momenti in cui il pellegrino può meditare, raccontando la propria esperienza del cammino, lontano da logiche commerciali e turistiche.

Suggestiva la “lavanda dei piedi” cerimonia distintiva dell’ospitalità cristiana, con cui lo spedaliere indossando la mantella della Confraternita, da il benvenuto al pellegrino arrivato in giornata. Un momento davvero toccante, intriso di significato spirituale e che lascia un segno tangibile nel pellegrino ma anche nel spedaliere. Cerimonia che si ripete anche negli altri Spedali gestiti dalla Confraternita di S. Jacopo: Radicofani e Badia a Isola sulla Francigena e S. Nicolas de Puente Fitero sul cammino francese verso Santiago. “E’ stato un incontro proficuo, anche per raccontare il mio essere dall’estate 2011 custode sulla Francigena del Sud, dando ristoro gratuitamente ad oltre quattrocento pellegrini. – ha sottolineato il solare pellegrino dai lacci giallo blu – Ho potuto confrontarmi con altri ospedalieri, ascoltando con vivo interesse le loro esperienze ed idee.

Nell’anno internazionale del cammino e il coincidere dell’Anno Giubilare della Misericordia, il numero dei viandanti muniti di bordone, zaino e spalla e l’inseparabile credenziale, sta crescendo e sono già centinaia quelli giunti o in partenza da Roma. In Ciociaria, non mancano le vie della fede che attraversano in lungo e largo molti piccoli e grandi centri di questo incantevole territorio così ricco di arte, natura e spiritualità e sono un ottimo volano di sviluppo. – conclude Enzo Cinelli, poliziotto per scelta di vita e custode al punto 113 per una “felice coincidenza” – Serve più coinvolgimento tra i vari Enti, la Curia e gli imprenditori, ma anche i volontari sono fondamentali per far sviluppare questo nuovo modo di cammino lento. Il pellegrino ha esigenze e tempistica ben differenti dal turista che viaggia su quattro ruote.” Buon cammino a tutti #113PoSitivamente.