Tribunale di Sora: se c’è speranza di salvezza il Comune agisca presto

“Molto interessante l’intervento del’ Avv. Cesare Gabriele in merito ad un possibile spiraglio per la salvezza del Tribunale di Sora. Secondo quanto riportato, infatti, il Tar della Sardegna si riunirà il prossimo 23 gennaio per decidere il destino dei ricorsi presentati contro la soppressione di due sezioni distaccate del Tribunale di Tempio Pausania. I giudici amministrativi hanno rilevato la fondatezza di tali ricorsi, nati dalla possibile violazione di alcune norme costituzionali, andando a fissare con tempestività la data nella quale dovrà essere emesso un giudizio di merito. Esisterebbero, dunque, alcuni profili di incostituzionalità che, se non danno proprio la certezza della sopravvivenza delle sezioni distaccate sarde, quantomeno offrono l’opportunità di continuare a combattere una battaglia che non è stata ancora dichiarata conclusa. Chi sembra si sia già dichiarata sconfitta, invece, è l’amministrazione comunale di Sora, che neanche di fronte a queste importanti novità ha pensato di muovere un dito. Evidentemente, l’annunciata soppressione del Tribunale di Sora non è ritenuta una questione di primo piano. Anziché abbassare la testa e aspettare che tutti gli uffici traslochino armi e bagagli a Cassino, chi ha il compito di difendere gli interessi di Sora avrebbe almeno potuto spendere una parola presso chi di dovere, per evidenziare la possibile presenza di importanti incongruenze del provvedimento. E invece? Nulla. Nessun passo ufficiale, fatta eccezione per qualche compassionevole dichiarazione di circostanza, in difesa di questo patrimonio così importante per Sora e per tutti i cittadini del comprensorio. Eppure, quando si trattava di salvare il Tribunale di Cassino, alcuni politici sorani si sono mossi eccome! Oggi siamo spettatori di una grave inerzia quando, invece, si potrebbe fare molto: proteste, raccolte firme, ricorsi, azioni congiunte, tutto per andare ad incrementare il fronte di coloro che stanno già muovendosi, mettendo così sotto pressione la stessa Corte Costituzionale. L’invito all’amministrazione comunale, pertanto, è quello di svegliarsi da questo incredibile torpore e verificare ogni azione possibile da mettere in atto: anche un solo spiraglio è sufficiente perché si senta il dovere di agire. Se davvero si vuole la salvezza del tribunale, è ora di dimostrarlo concretamente”. 

Enzo Di Stefano

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