SORA – LA VESPA CINESE ATTACCA I CASTAGNETI DELLA SELVA, FARE VERDE PROPONE UNA SOLUZIONE

Dal responsabile di Fare Verde Sora, Stefano Caschera, riceviamo e pubblichiamo:

Che la Ciociaria sia sotto attacco CINESE è fuori dubbio e già lo scorso anno ci sono stati danni ai Castagneti procurati da un parassita CINESE chiamato CINIPIDE e meglio conosciuto con il nome di “Vespa Cinese”. L’esserino è stato in grado di arrecare danni gravi ai castagneti riducendone il vigore vegetativo, il ritmo di sviluppo e la capacità di produrre frutti. La vespetta del castagno è soggetta a lotta obbligatoria ai sensi del DM del 30 Ottobre 2007 – Misure di emergenza provvisorie per impedire la diffusione del Cinipide del Castagno nel territorio della Repubblica Italiana – FARE VERDE SORA propone la lotta al parassita attraverso la prevenzione e l’efficace lotta biologica: La prevenzione da attuare nella fase dell’importazione di materiale vivaistico infetto e asintomatico che non si limiti solo all’esame visivo esterno; la raccolta e la distruzione primaverile con il fuoco delle piante giovani che presentano visivamente ii segni dell’insetto (galle).
Il metodo che propone FARE VERDE SORA è frutto di studi dell’Università degli Studi di Torino Facoltà di Agraria e consiste nella lotta biologica al parassita con l’impiego di un insetto antagonista del Cinipide Cinese. Nello specifico il nemico naturale della vespetta cinese è l’Imenottero Torymus Sinensis. Dopo alcuni anni di studio e di prove si sono perfezionate le tecniche di introduzione dell’antagonista con risultati incoraggianti. Nelle aree trattate è stato rilevato che la presenza dell’Imenottero predatore della vespa cinese ha permesso di ridurre fortemente l’entità dei danni. La lotta biologica consiste nel lanciare un numero proporzionato, all’area da controllare, di Imenotteri in quanto questi esserini antagonisti depongono le loro uove proprio nei punti di attacco del Cinipide (vespa cinese) dove sono presenti già le larve che vengono distrutte a loro volte dalle larve prodotte dall’Imenottero Torymus Sinensis ma con la sostanziale differenza di essere sono innocue per le piante di castagno.