SORA – GRANDE FESTA PER L’ABBAZIA DI SAN DOMENICO

Ottocento anni dall’unione dell’abbazia di San Domenico di Sora all’abbazia di Casamari. Un evento storico  il cui ricordo ha avuto inizio solennemente ieri, con la celebrazione presieduta dal cardinale Joâo Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, concelebrata dall’abate dom Ugo Tagni, dall’abate di Casamari dom Loreto Camilli e dom Luca Molignini. Hanno partecipato alla solenne celebrazione inoltre il sindaco di Isola del Liri, Massimiliano Quadrini e, per il comune di Sora, il presidente del Consiglio comunale Francesco Facchini e l’assessore Francesco De Gasperis.

Un evento memorabile per il territorio e per la millenaria abbazia che ospita le spoglie mortali di San Domenico di Sora, originario di Foligno, fondata dal Santo (secondo la maggior parte delle fonti storiche) nel 1011 alla confluenza dei fiumi Fibreno e Liri, sui resti della casa natale di Cicerone. Qualche anno dopo la sua morte avvenuta il 22 gennaio 1031, alcuni chierici di Veroli chiesero l’abito benedettino al suo successore, Giovanni, per dar vita alla comunità monastica di Casamari. Circa cento anni dopo, nel 1222, Federico II e papa Onorio disposero l’incorporazione del monastero sorano a quello di Casamari, che era già stato riformato secondo gli statuti dell’Ordine cistercense. Si trattò di una disposizione però accettata solo l’anno seguente dal Capitolo generale dei Cistercensi, a seguito di un nuovo intervento del Papa.