SORA – COMUNALI: INNOVAZIONE LA PAROLA D’ORDINE DI LUCA DI STEFANO

Luca Di Stefano

Due incontri, uno dopo l’altro, per spiegare e ascoltare. Giornata impegnativa quella di ieri per il giovane Luca Di Stefano che prosegue la sua marcia di avvicinamento alle prossime amministrative.  Il consigliere comunale di minoranza sta gettando le basi per la svolta e vuole coinvolgere soprattutto giovani e meno giovani professionisti, rappresentanti del mondo imprenditoriale, esponenti della società civile e dell’associazionismo, che hanno già dimostrato attaccamento alla città, al suo rilancio.

In entrambe le occasioni, Di Stefano ha incontrato quindi personaggi, anche in vista, che hanno dato prova di capacità e competenza in vari settori. Più volte ha rilanciato il tema dell’innovazione, senza la quale, ne è convinto l’esponente dell’opposizione, la città non potrà mai ambire al ruolo chiave nel territorio. Ruolo tristemente perso negli ultimi anni a favore di altre realtà. Nessun ‘comizio’, solo la presa d’atto di una situazione sempre più insostenibile. Una discesa verso il fondo che sta minando le fondamenta dell’intero tessuto sociale ed economico non solo della città, ma anche del comprensorio, del quale Sora un tempo era punto di riferimento.

Luca Di Stefano punta molto sui giovani, di conseguenza ad un progetto che guardi al futuro, a soluzioni innovative, al passo con i tempi. Non a caso ha già ribadito che in Comune c’è bisogno di responsabilità specifiche. Tradotto: di un assessorato all’innovazione che, insieme ai ruoli più tradizionali, imprima la svolta necessaria per affrontare le sfide che si presenteranno.

Nel corso delle riunioni poco spazio è stato concesso al passato, Di Stefano ha fatto chiaramente capire che non interessa e che concentrarsi sui ricordi, sugli errori commessi, significa perdere tempo. Nessun cenno ai possibili avversari, nessuna polemica. La barra puntata dritta verso gli anni futuri con progetti condivisi sui quali fondare l’azione amministrativa, senza divagazioni, senza sorprese, senza cambi di rotta. Tutto questo si chiama Made in Sora.

Quattro liste sono pronte a sostenere l’obiettivo di restituire a Sora il ruolo che merita.