SORA – COMUNALI, ECCO VINCIGUERRA… IL CONFUSIOMARIO

Fra coloro che dovrebbero schiarirsi le idee sta prendendo il sopravvento il dottor Augusto Vinciguerra. Forse il medico aspira a ricoprire il ruolo che è stato fino a pochi giorni fa di un altro professionista sorano, cioè lo ‘sfasciatutto’.

E così in recentissime considerazioni si scopre che il consigliere comunale ‘saltimbanco’, nel senso che è saltato dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione solo perché qualcuno in città non gli ha dato il suo voto ponderato, se la prende con il ‘vecchio’, cioè con coloro che rappresentano il passato più o meno recente della vita amministrativa. Forse Vinciguerra ce l’ha con il vice sindaco Fausto Baratta, oppure con i consiglieri Francesco De Gasperis e Alessandro Mosticone che da tempo ed apertamente hanno scelto di schierarsi con l’altro consigliere Luca Di Stefano, allo stato attuale unico e solido candidato sindaco e che peraltro proviene dalla minoranza.

Eppure Vinciguerra con Baratta, De Gasperis e Mosticone ha condiviso tre anni di amministrazione schierando e sostenendo in giunta l’assessore Sandro Gemmiti, che l’ha pure mollato restando con il sindaco Roberto De Donatis nonostante quest’ultimo gli abbia sfilato la poltrona nell’esecutivo. E adesso Baratta, De Gasperis e Mosticone non sono più buoni?

Ora Vinciguerra, 65 anni suonati, si erge a paladino della gioventù e della novità ed esprime giudizi su tutto e tutti, proprio lui che non ci pare un ragazzino. Anzi, a dirla tutta, sono trent’anni che bazzica in Municipio, seppure ad intermittenza, ricoprendo nel frattempo anche il ruolo di segretario del Ppi, cioè del Pd attuale, partito che lo annovera ormai tra i civici con tessera. Uno status decisamente curioso!

E così Tizio non è buono, Caio non va bene, Sempronio pure. Va a finire che l’unico nuovo e capace è proprio lui: Augusto Vinciguerra. Che resta un brav’uomo e un eccellete professionista, sia chiaro, ma sul piano politico difficilmente si trova uno più confuso di lui. Capita quando a tutti i costi vuoi metterti la fascia da capitano al braccio, capita quando vuoi fare comunque il protagonista, capita quando al contrario dovresti accontentarti di un ruolo da comprimario. Ad essere generosi.

Ed allora doveva esserci una ragione seria se gli sono mancati quei voti ponderati che l’hanno allontanato da De Donatis dopo il patto stipulato davanti ad un piatto di spaghetti con le vongole, poco prima delle comunali di cinque anni fa. Ed allora, ecco a voi Augusto Vinciguerra… il confusiomario!

Ce ne bastava uno…

Lu