QUADRINI ASSOLTO: ‘UN INCUBO DURATO SEI ANNI’

È finito un incubo durato 6 anni: la giustizia esiste!

Gianluca Quadrini, appena assolto perchè il fatto non sussiste dal Tribunale di Cassino per l’accusa di abuso d’ufficio, affida ad un lungo comunicato le sue impressioni sulla vicenda giudiziaria che lo ha visto sul banco degli imputati rispetto ad un vicenda nata nel 2016 e relativa a delibere tramite le quali, secondo l’accusa, Quadrini avrebbe favorito suoi conoscenti.

Nella nota, tra l’altro, si legge: Tutto era partito da una denuncia dell’ex presidente dell’Ente Montano che insieme ad una dipendente avevano offeso anche pubblicamente Quadrini nella campagna elettorale per le Comunali ad Arpino del 2018; alla stessa denuncia si era aggiunta, in corso di causa, quella di costituzione di parte civile dell’attuale Commissario della XV Comunità Montana appena insediata… 

Sono molto contento e pienamente soddisfatto della sentenza che mi assolve con nettezza dal reato di cui ero accusato, abuso d’ufficio, e posso riaffermare che, la mia azione amministrativa, è sempre stata improntata alla correttezza e all’interesse della comunità ed il collegio del Tribunale di Cassino presieduto dal Dott. Marco Gioia che ringrazio per l’attenta analisi della mia questione lo ha riconosciuto. Un pensiero di gratitudine va all’avvocato Lara Capitanio dello Studio Pesaturo che come strategia processuale ha chiesto di far acquisire tutti gli atti della Pubblica Accusa accorciando l’istruttoria affinchè si procedesse subito alla discussione per dimostrare la piena mia innocenza nonostante il processo si sarebbe prescritto di qui a pochi mesi e quindi di fatto sarebbe decaduto, una strategia audace ma sincera che ha chiarito subito tutto.

Ringrazio la mia famiglia, mia moglie Paola, le mie figlie Giulia e Francesca oltre che la mia madre Rita e mio fratello Marco che hanno sofferto con me in questi anni di calvario giudiziario e mediatico ma che mai mi hanno fatto mancare il loro affetto e soprattutto hanno creduto sempre in me e nelle giustizia. Un pensiero va a mio Padre che non c’è più ma che, purtroppo, è stato tirato dentro questa bruttissima vicenda. Permettetemi di ringraziare solamente gli amici veri, quelli che hanno creduto sempre in me così come anche i rappresentanti politici che si sono fidati della mia innocenza e non quelli che hanno speculato affondando il coltello senza averne motivo. Grazie a tutti coloro per gli attestati di affetto e solidarietà che mi hanno dimostrato in tutti questi anni di attesa della sentenza. Una manifestazione di vicinanza che mi ha sorpreso positivamente.

Ho subito attacchi politici e personali, alcuni alimentati da cattiveria e cinismo: l’assoluzione mi scagiona pienamente ma non mi risarcisce del fango che mi è stato gettato addosso e soprattutto questo mi spinge ad impegnarmi ancora di più in politica.

Con serenità e fiducia mi accingo a continuare i miei incarichi politici e con affetto sarò sempre vicino agli amministratori che hanno creduto in me sostenendomi sempre compatti anche alle ultime provinciali di dicembre 2021 (ben 97) al di là delle ingiustificate traversie legali. E’ questa – conclude Quadrini – una vittoria della giustizia nella quale ho sempre creduto!