Presunzione e chiusura al dialogo: così Tersigni perde i pezzi

Quando due anni fa, dopo le elezioni amministrative, si insediò il nuovo Consiglio comunale di Sora, pensavamo di dover fare opposizione principalmente sui fatti e sui provvedimenti messi in essere dal Sindaco e dalla sua maggioranza. Mai previsione fu più sbagliata! Dopo 24 lunghi mesi, non solo ci troviamo a fare i conti con il nulla, ma anche a dover essere messi in disparte nonostante la nostra voglia di collaborare nella valutazione del documento di bilancio, e ad essere spettatori del progressivo sgretolamento della compagine governativa.

Un Consiglio comunale, quello del 6 giugno, che ha offerto un’immagine deprimente non solo a noi, ma anche a tutti coloro, anche fuori dall’Italia, che si sono collegati via web o tv. In passato, ogni nostra presa di posizione prendeva le mosse anche e soprattutto da un fare arrogante e presuntuoso dell’amministrazione, che si è sempre dimostrata reticente ad un dialogo proficuo. La dimostrazione è arrivata puntuale: alla nostra richiesta di ritardare di 10 giorni la discussione del bilancio (una proroga del tutto tecnica e senza conseguenza alcuna) in quanto i documenti ci sono stati sottoposti in forte ritardo ed al fine di valutarlo al meglio ed offrire un contributo sensato, si è deciso di rispondere facendo muro, praticamente obbligandoci a non partecipare alla discussione. Nulla di sorprendente, per carità, come non ci ha sorpreso il comportamento improntato al nervosismo, al poco rispetto e all’aggressione verbale che il Sindaco, a microfoni spenti non ha fatto nulla per nascondere: ha finito addirittura con l’alzarsi ed abbandonare l’aula, costringendo il presidente del Consiglio a sospendere la seduta.

È stato poi lo stesso Giacomo Iula, con un gesto di coraggio e responsabilità, a confermare tutto quello che abbiamo sempre affermato, dichiarando pubblicamente di aver trovato una chiusura totale da parte del Sindaco, della giunta e dei rimanenti consiglieri di maggioranza, alla sua richiesta di ritrovare un vero spirito di collaborazione nell’interesse della Città. Comprendiamo alla perfezione il disagio e la frustrazione che il presidente Iula, cui va la nostra solidarietà ed il nostro apprezzamento, deve aver provato in queste ultime settimane durante le quali ogni accenno al dialogo veniva tramortito e mortificato.

Da parte nostra, nonostante la desolazione amministrativa che ci circonda, continueremo a fare il nostro dovere anche per quanto riguarda il bilancio, che avremo l’occasione di esaminare e valutare volta per volta. Allo stesso modo, vogliamo rivolgerci a tutti i consiglieri di maggioranza e agli assessori, che in questa stagione di governo rischiano di diventare dei semplici ‘signor sì’: ci piacerebbe vedere una dialettica viva e costante anche tra i loro banchi, e non semplicemente le solite alzate di mano, che magari nascondono malumori ben più importanti. Nonostante i margini per governare al meglio si stiano facendo sempre più sottili, ricordiamo che non è mai troppo tardi per ammettere con sincerità i propri errori e tentare, finalmente, di combinare qualcosa di buono per la Città.

I consiglieri comunali di Sora Ascione Massimo, Baratta Fausto e Petricca Enzo.