POLITICA – L’INFORNATA DI ALLUMIERE E IL CANTO DEL CIGNO DEL PD

Immagine tratta dal web

Per il Pd della Ciociaria l’infornata di Allumiere è stata come il canto del cigno. Il partito si stava spegnendo ma c’era chi ballava, cantava, festeggiava le assunzioni in Regione e al Comune di Guidonia. Poi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha fatto come il Marchese del Grillo e “s’è svejato“, ha capito che stava correndo il rischio concreto di essere travolto dall’infornata di Allumiere ed ha “scaricato” il Presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini. Lo ha costretto alle dimissioni sancendo la fine della sua carriera politica. Che farà adesso Nicola Zingaretti? Sta puntando a candidarsi a sindaco di Roma con il sostegno di chi nel M5s sta da sempre contro la Virgina Raggi: Lombardi e Corrado. Se dovesse spuntarla, le elezioni regionali si terranno insieme alle prossime amministrative, a settembre. Per Mauro Buschini non ci sarà nemmeno il posto in lista. Per il Pd la perdita certa di un consigliere regionale e l’uscente Sara Battisti è a rischio. Molto dipenderà da ciò che farà Francesco De Angelis. Mollerà? Ora che è senza autista, starà a casa con il nipotino? O proverà a reagire? Comunque avrà di fronte un  avversario che è cresciuto, non ha la stoffa di Francesco Scalia, ma Antonio Pompeo è cresciuto. Poco ma è cresciuto. Non ha avuto il coraggio di chiedere il commissariamento del partito, non ha difeso chi sul territorio gli si è avvicinato e a Frosinone si è circondato di gente che elettoralmente conta poco pure nel suo condominio o che alla prima occasione gli darà le spalle. Per il Pd della Ciociaria, a livello comunale, dopo le sconfitte di Frosinone, Ceccano, Pontecorvo, Anagni, Sora, si profila quella di Alatri. Città di Buschini. Ciò ha modificato e modificherà ulteriormente i rapporti di forza tra il centrodestra e il centrosinistra. Alle scorse elezioni provinciali fu 7 a 5 per il centro destra. Nonostante ciò Pompeo fu eletto presidente. Alle prossime elezioni provinciali sarà 8 a 4, sempre per il centrodestra. A nessuno piace perdere, nemmeno a De Angelis. Cosa manca al centrodestra per vincere le elezioni provinciali ed esprimere il presidente della Provincia? Una intesa fra tutte le componenti. Un leader. Non lo sono i parlamentari: miracolati e legati a carri pontini in discesa libera. Nei fatti il leader è Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone. Nel capoluogo si vota. Se Ottaviani dovesse vincere, pur non essendo lui il candidato, di diritto gli spetterà di indicare il nome del Presidente della Provincia. E, nel Pd della Ciociaria il cigno avrà smesso di cantare, ballare e festeggiare l’infornata di Allumiere.

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