PALIANO – STORICO INCONTRO PER SALVARE “LA SELVA”

I due colossi economici Schina e Nicoli sempre più vicini al fine di trovare una soluzione ai problemi della Selva. Visita nel Parco Uccelli del dirigente regionale Diego Mantero

È stata una giornata veramente storica. I prodotti della terra avvicinano i loro proprietari, al di là delle cause in corso, al fine di costruire un’unione affinché il grande complesso La Selva, torni a sfornare, anzitutto prodotti di qualità e quel tanto auspicato consorzio per una gestione più complessiva e che possa rilanciare l’economia non solo di Paliano.

Infatti, la colazione di lavoro, che si è svolta all’interno del ristorante “la Noce” sito sulla Casilina, ai confini di Paliano, ma in territorio di Segni, ha ospitato a base di maiale nero della Selva del primo e vini Rosso Cesanese DOCG Alcedo, del secondo i rispettivi proprietari Filippo-Paolo Nicoli e Filippo Schina, testimoni oculari Giancarlo Flavi e Marcello Trento, entrambi responsabili di Amici della Selva di Paliano, (che stanno cercando di rinnovare quel posto) i quali hanno imbastito un interessante discorso di collaborazione per il futuro, cercando di accantonare tutte le incomprensioni e parlare con un nuovo linguaggio più ecologico. È stato il vero inizio di una uova epoca? Vediamo in futuro cosa accadrà? Ci è sembrato che la volontà vi era da parte di tutti, che hanno dato particolare importanza all’ecologia, alle acque e al territorio, ma soprattutto alla nuova vita che avrà il parco della Selva, che sarà indirizzata alla fruizione del dopo Covid-19 da parte di bambini e amanti dello sport all’aperto e dell’osservazione della natura.

Ci auguriamo, che l’Amministrazione comunale di Paliano, la Provincia di Frosinone e la Regione Lazio colgano questa opportunità per stare ancora più vicino al territorio, al fine di creare uno sviluppo armonico e che porti benessere anche economico.

Intanto, proprio all’interno del Parco La Selva di Paliano, c’è stata la visita del dott. Diego Mantero, responsabile regionale dei Parchi Lazio, venuto a sincerarsi della provocazione lanciata nei giorni scorsi, che prevedeva di “vendere” un milione di canne di bambù, che stanno affogando tutti i laghetti della Selva, ma soprattutto ha potuto constatare il degrado delle piante, dei pioppi cipressini e di quelli naturali che ormai hanno fatto il loro corso, perché piantati oltre 50 anni fa e quindi nella maggior parte pronti a cadere,  ovviamente creando pericoli ad eventuali visitatori.

Con il dott. Montero, presenti i vertici degli Amici della Selva di Paliano Giancarlo Flavi, Filippo Nicoli e Marcello Trento, nonché il direttore del Parco La Selva Enzo Pirazzi e il dottore agronomo Giovanni Ludovici, che è stato incaricato di elaborare un piano “Ossigeno”, anche se nel dispositivo regionale per la provincia di Frosinone prevede solamente 225.000 euro (tanti ne basterebbero solo per la Selva di Paliano)  e soprattutto di codificare meglio le piante al fine di darne una nuova organicità e cercare di far tornare quel “giardino” che era una volta la nostra amata Selva di Paliano.