Mantova: Chiude la storica cartiera Burgo

Una foto d'archivio della Cartiera Burgo di Mantova
Una foto d'archivio della Cartiera Burgo di Mantova

A casa 188 dipendenti. La «Fabbrica sospesa« costruita da Pier Luigi Nervi: una pagina di storia dell’editoria e dell’architettura

MANTOVA – L’avanzata del digitale in un Paese che perde continuamente lettori di quotidiani da sfogliare uccide anche aziende come la Cartiera Burgo di Mantova, stabilimento del gruppo piemontese Burgo, uno dei principali produttori europei di carte patinate, naturali e da giornale. Dal 9 febbraio 2013 le macchine della sede virgiliana si fermeranno definitivamente, lasciando senza lavoro 188 dipendenti. Si scrive così la parola fine dopo tre anni di accumulo di gravi difficoltà finanziarie, risultato di un consumo in continuo calo nel nostro Paese che porta con sé meno vendite, un abbattimento di costi editoriali, formati sempre più ridotti in dimensioni e foliazioni. Meno carta, meno produzione. «E’ un’azienda completamente fuori mercato, in regime di continua perdita economica, e parliamo dell’intero gruppo – spiega Giovanni Mantovanelli, della Cgil di Mantova – basti pensare che il 70% della carta usata oggi nei quotidiani viene importata dai paesi del centro e nord Europa, con un forte abbattimento dei costi, compreso il trasporto». Un divario competitivo e un progressivo restringimento del mercato così consistenti da tradursi, numericamente parlando, in mille milioni di euro di debito complessivo, che lascia poche speranze anche al futuro degli altri stabilimenti Burgo, e colpisce duramente non solo i dipendenti dell’azienda ma anche il consistente indotto. Da tempo le organizzazioni sindacali sollecitavano una diversificazione produttiva, «ma la direzione non ha creduto in nuovi investimenti e opportunità. D’altronde la presenza delle banche per il 50% del capitale ha spinto per un piano di rientro, e quindi la chiusura. Siamo ora all’attivazione della cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività, informeremo i dipendenti e poi vedremo quali azioni mettere a punto» prosegue il sindacato.

LA STORIA – In Italia la Cartiera Burgo di Mantova ha fatto la storia non solo della produzione di carta da giornale ma anche dell’architettura d’avanguardia: erano i primi anni ’60 quando Pier Luigi Nervi, il più noto ingegnere italiano del secolo scorso, progettò proprio per la cartiera una delle sue opere più complesse e ardite dal punto di vista tecnico e architettonico, che meritò il nome di “Fabbrica Sospesa”. Il progetto comprendeva, oltre il fabbricato per la macchina continua lungo 250 metri, anche un magazzino costruito con il caratteristico sistema a nervature ortogonali ottenute con casseforme in ferrocemento e ponteggio mobile, brevettato dallo stesso Nervi nel 1949. Una megastruttura che resta un unicum nei progetti dell’ingegnere, e che oggi, tristemente, vede spegnersi il suo cuore pulsante.

Valeria Dalcore

 

Fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_14/cartiere-burgo-chiude-storica-nervi-architetto-2113549487828.shtml