LO SAPEVATE CHE… RE FERDINANDO II E IL PARCO MINERARIO DI SAN DONATO

Lo sapevate che… le montagne del nostro territorio raccontano storie di fatica, di mistero e di avventura, come quella delle Reali miniere di limonite di San Donato Val di Comino. Si tratta di un parco minerario realizzate per volere di re Ferdinando II di Borbone dopo i moti del 1848 e a seguito delle pressioni inglesi di impadronirsi delle risorse naturali del Meridione, che costituiscono una importante testimonianza storica, industriale e geologica. Il sovrano potenzia la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica per supportare economia e forze armate. Con notevoli investimenti sviluppa l’industria metallurgica: nascono i distretti minerari della Calabria ulteriore (Reali ferriere ed Officine di Mongiana) e di Terra di Lavoro (Reali miniere di San Donato e Campoli, Real Magona di Rosanisco).

Il parco fu realizzato a partire dal maggio del 1853 e gli scavi, supervisionati dal celebre geologo Gaetano Tenore, si protrassero fino al 1860, anno della conquista piemontese del Regno delle Due Sicilie. Il parco, sviluppato tra Monte Cunnola (oggi Monte Calvario) e Forca d’Acero, si compone di cinque gallerie (Galleria San Ferdinando, Galleria Santa Teresa, Galleria San Francesco, Galleria Sant’Agostino, Galleria Castelluccio), due pozzi e uno scavo a cielo aperto.

Il sentiero per raggiungere le Reali miniere, l’antico percorso seguito da minatori, donne addette al trasporto e artiglieri durante il lavoro di estrazione, si snoda a partire dal paese, costeggia il torrente Forca d’Acero e grazie alle indicazioni presenti lungo il tragitto si raggiunge l’entrata della Galleria San Ferdinando, a 1080 metri di altitudine. Un percorso attraverso cui si possono ammirare la flora e la fauna dell’Appennino, mentre le gallerie offrono oggi ospitalità alle colonie di pipistrelli “Ferro di cavallo minore”.
Ph. Credits: Visit San Donato Val di Comino