LO SAPEVATE CHE… OGGI LA GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DI MAFIA

Lo sapevate che… oggi, 21 marzo, si celebra la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Un appuntamento che quest’anno assume un valore ancora più importante, a trent’anni dall’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme alle loro scorte.

L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata  la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Tante le iniziative nel corso di questi 27 anni in cui si è svolta la Giornata, grazie anche al contributo di associazioni, scuole, realtà sociali e di Libera che con grande impegno ha portato avanti le tante iniziative. Memoria, educazione, formazione scolastica e tanti beni confiscati nel corso di questi anni. La strada fatta è stata tanta e il 21 marzo rappresenta un giorno di riflessione, approfondimento e incontro insieme ai familiari delle vittime innocenti delle mafie.

La manifestazione del 2022 si svolgerà a Napoli, che sarà la piazza principale ma che vedrà collegate in contemporanea centinaia di piazze in Italia e nel mondo. Un grande coinvolgimento nazionale e internazionale per dire no alle mafie e alla corruzione. Lo slogan di quest’anno è “Terra mia. Coltura/Cultura”, il cui intento è unire due dimensioni di impegno fondamentali dalle quali ripartire. Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura/Cultura. La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.

Fonti: vivi.libera.it; edscuola.eu