LO SAPEVATE CHE… LA “MAONNA RANNA” E IL DONO DELLA PIOGGIA

Lo sapevate che… a Sora, nella chiesa di Valfrancesca (foto), che sorge sulle sponde del Liri nella zona a nord della città, sotto la rupe di San Casto, si conserva una statua lignea scolpita alla fine del ‘600, detta popolarmente della ”Maònna Ranna” (Madonna Grande), per le sue dimensioni e quelle del suo “trono”, che veniva portata in processione attraverso i campi in caso di prolungata siccità.

E la memoria di questi racconti, tramandati oralmente da generazioni e in qualche caso fissati sulla carta da studiosi di storia locale, si fa più forte in queste torride giornate di un atipico giugno, in cui prende sempre più piede una seria e preoccupante emergenza idrica causata dalla prolungata mancanza di precipitazioni e temperature elevate. Proprio per questa particolare grazia concessa dalla Madonna, ossia il dono della pioggia che evitava che intere popolazioni fossero ridotte alla fame per mancanza di raccolto, la chiesa divenne meta di pellegrinaggi provenienti da altre contrade sorane e dai paesi vicini, soprattutto per andarvi “a pregare l’acqua” durante i periodi di siccità, come riporta Vincenzo Paniccia nel suo libro “Contrade sorane”.

La preghiera incessante, e la fede semplice e genuina degli antichi, tramandata per generazioni, rischia di scomparire nell’oblio della modernità, ma ancora qualche ricordo sopravvive nella memoria dei racconti di un passato relativamente recente. Nei racconti di chi ha qualche anno in più, vive infatti il ricordo di un particolare pellegrinaggio, organizzato da don Domenico Del Vecchio, quando era parroco di San Silvestro Papa, che in una annata caratterizzata da una particolare siccità ripercorse quel cammino fino a Valfrancesca, per chiedere alla Maònna Ranna il dono della pioggia, che arrivò a restituire vita alla campagna desolata.

Ph. Credits: comune.sora.fr.it