l’ex capogruppo del Pdl Fiorito indagato per peculato

ROMA – Indagato per peculato. Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio e presidente della commissione Bilancio, finito nella bufera per la gestione dei fondi del suo partito, è stato iscritto daimagistrati della procura di Roma. La decisione è stata presa dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti dopo che, negli uffici di piazzale Clodio, è arrivata una prima informativa della Guardia di finanza con la segnalazione di Bankitalia su movimenti di denaro verso l’estero giudicati sospetti.

A Fiorito viene contestato di aver effettuato, dal 2010 a oggi, sempre la stessa operazione bancaria per almeno 109 volte. Bonifici per importi pari a 4.190 euro o a 8.380 euro (esattamente il doppio), prelevati da uno dei due conti del gruppo Pdl alla Regione e trasferiti sui suoi personali conti correnti, compresi cinque all’estero, tutti in Spagna. Per un valore complessivo di 753 mila euro. Versati tutti con identica causale: articolo 8 della legge regionale 14/98 che altro non è che una delle 4 voci dello stipendio mensile incassato dai consiglieri regionali laziali, ed esattamente quella che riguarda il «rimborso delle spese sostenute al fine di mantenere il rapporto tra eletto ed elettore». È possibile, a questo punto, che l’ex capogruppo Pdl alla Pisana decida di farsi interrogare, a meno che non siano gli stessi pm a convocarlo.

E mentre la vicenda giudiziaria farà il suo corso, sul versante politico il consigliere ciociaro ex An (corrente Alemanno) sembra ormai destinato a una sospensione dal partito. Fiorito, che ha sempre negato di aver compiuto qualcosa di illecito, appare sicuro di sé: «Nutro massimo rispetto e fiducia per il lavoro degli inquirenti», ha commentato. E ha lanciato un messaggio: «Sarà un’ottima occasione per spiegare chiaramente i termini di tale vicenda e il quadro completo nel quale essa è contenuta», anche perché «sono state messe ad arte in giro innumerevoli falsità».

Oggi lo stato maggiore del Pdl romano e laziale si dovrebbe riunire con il coordinatore nazionale Denis Verdini per decidere il da farsi, ma già ieri pomeriggio i senatori del partito hanno voluto specificare che «i vertici regionali e nazionali faranno chiarezza su tutte le attribuzioni di presunte, reciproche responsabilità» emerse dopo «violente polemiche di natura personale», ma «chiunque si sia reso responsabile di una gestione meno che cristallina delle risorse del gruppo del Pdl verrà sanzionato in modo esemplare e in tempi rapidi».

E poi c’è la questione, che in Regione fa storcere più di un naso, del fatto che Fiorito, ormai indagato per peculato, sia alla guida proprio della commissione Bilancio. Dovrà lasciare la carica? La questione si intreccia per molti versi con il dibattito sulla spending review dei costi della Pisana.

Intanto piovono reazioni del Pdl nazionale. Guido Crosetto parla di «vicenda disgustosa» e chiede che Fiorito venga «cacciato dal partito»: «Questa non è politica, questo è furto. Questi non sono persone che fanno politica, sono gentaglia che va cacciata con disonore e mandata a fare lavori socialmente utili». Più prudente Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl: «Come partito abbiamo il dovere di non fare sconti a nessuno. Sono sicuro che il chiarimento arriverà in tempi rapidi e che la situazione nel Pdl è comunque molto diversa da quella che viene descritta in questi giorni dalla stampa».

Fonte: http://www.sprintonline.com/index.php/rassegna-stampa/il-messaggero/8770-lazio-lex-capogruppo-del-pdl-fiorito-indagato-per-peculato.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *