“L’Ater ha già fatto molto contro l’abusivismo”

Il presidente Di Stefano risponde a Ombretta Ceccarelli

“Ho letto con soddisfazione ed interesse le dichiarazioni rese da Ombretta Ceccarelli, presidente della Commissione Servizi sociali del Comune di Frosinone, in merito alla necessità di una collaborazione sempre più attiva tra i comuni e l’Ater, anche e soprattutto in merito alla questione dell’abusivismo.

Tuttavia, ricordo alla presidente Ceccarelli che, per quanto riguarda l’azione di ricognizione generale di tutte le persone assegnatarie di cui evidenzia la necessità, questa non solo è stata inaugurata, ma si è addirittura conclusa nei giorni scorsi. Risale a circa una settimana fa, infatti, il mio annuncio della conclusione dell’opera di censimento di tutti gli utenti Ater e di tutti gli alloggi del nostro patrimonio immobiliare: come ho già specificato, dunque, grazie ai dati acquisiti su tutte le criticità attualmente in atto, saremo in grado di agire per risanarle con l’irrinunciabile contributo dei comuni e dei vari organi di controllo e vigilanza. Nel caso di Frosinone, questo lavoro è stato condotto in piena sintonia con il sindaco Ottaviani e con l’assessore Gagliardi: colgo l’occasione per ricordare che, anche in accordo con le forze dell’ordine abbiamo già ritirato diversi appartamenti occupati da abusivi, che sono stati messi nella disponibilità del comune per l’assegnazione ai reali aventi diritto. Pertanto, auspico che anche il Comune di Frosinone voglia proseguire lungo la strada già tracciata e aiutare concretamente l’Ater nello svolgimento di questa fondamentale missione sociale e di civiltà, nell’esclusivo interesse di chi ne ha diritto.

Inoltre, ricordo che la nostra lotta contro l’abusivismo non si è limitata al censimento, ma anche a numerose azioni differenziate e ad incisive campagne di sensibilizzazione. E, anche se c’è ancora molto da lavorare, i primi positivi risultati sono arrivati. Mi ha fatto piacere, in questo senso, che la stessa Ceccarelli abbia voluto menzionare lo slogan che scegliemmo quando la campagna ebbe inizio: ‘Occupare una casa cancella un diritto’.

In conclusione, vorrei precisare che sono perfettamente consapevole del meccanismo che dovrà necessariamente condurre ad un ricambio dell’apparato dirigenziale dell’Ater e in particolare della carica che attualmente ricopro. Fino a quel giorno, però, il sottoscritto continuerà a svolgere il proprio ruolo nel pieno delle sue prerogative e al massimo delle sue capacità”.