LA GRANDE FELICITA’

‘La Grande Bellezza’, ultimo lungometraggio di Paolo Sorrentino, trionfa alla 86esima edizione degli Academy Awards, conquistando l’ambita statuetta come miglior film in lingua straniera.

Dopo 15 anni, dunque, torna in Italia l’onorificenza più ambita dalla Settima Arte: l’Oscar! A fare da apripista fu il sorano Vittorio De Sica con “Sciuscià” nel lontano 1945. L’ultimo, invece, è stato portato in patria da Roberto Benigni con il suo toccante racconto de “La vita è bella”; ed è proprio la bellezza che, ancora oggi, trionfa ad Hollywood: quella di Sorrentino.

Una Italia bellissima ma che, a scapito delle proprie origini e delle proprie tradizioni (“le radici sono importanti”, cita il film) vuole vivere al di sopra delle sue possibilità cercando di assomigliare a chissà chi, piuttosto che gioire di quello che la vita offre.

E’ Roma l’altare sacrificale di queste anime che, in nome di una bellezza artefatta, si spingono verso sogni di poco conto. Jep forse se ne accorge, forse no. Ma cosa ci vuoi fare, siamo sempre umani…

C’è da sottolineare che i ringraziamenti di Paolo sono stati più che espliciti e nel citare i produttori e la famiglia concede anche un saluto alle sue fonti di ispirazione: Maradona, i Talking Heads, Martin Scorsese e Lui, quello che ha ispirato su tutti l’opera vincitrice dell’Oscar, l’inventore e il sognatore, quello che di Oscar ne ha vinti più di tutti in terra nostra. Quello che ci ha insegnato che la vita può essere dolce: Federico.