LA FOTO DELLA VITTIMA. I CARABINIERI CONFERMANO: ‘UNO DEI FERMATI HA CONFESSATO’

E’ arrivata anche la conferma ufficiale da parte del Comando dei Carabinieri di Frosinone: uno dei due arrestati per l’uccisione di Mario Domenico Grossi (di cui siamo in grado di proporvi una foto) ha reso piena confessione di quanto commesso, evidenziando ogni dettaglio. Qui di seguito, la nota diramata alle agenzie da parte dei Carabinieri, con la quale si fa anche chiarezza su molti particolari dell’intera operazione.

“Alle ore 16:30 circa di ieri 13 aprile 2014, i militari del NORM della Compagnia di Sora, unitamente al personale della locale Stazione, si portavano in località Compre ove era stata segnalata da un cittadino una violenta lite tra tre persone. Giunti sul posto i militari trovavano effettivamente due soggetti e gli evidenti segni dell’avvenuta colluttazione, mentre non vi era nessuna traccia della terza persona coinvolta nella discussione.

A seguito degli accertamenti e rilievi tecnici effettuati unitamente a personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Frosinone (venivano rinvenute e repertate tracce di sangue sia sugli abiti dei due soggetti che sul luogo dell’avvenuta colluttazione), nonché per le indicazioni fornite da un testimone, si procedeva al fermo di un 48enne e un 52enne, entrambi del luogo e già censiti.

I predetti venivano condotti presso la caserma di quel Comando Compagnia ove venivano interrogati dalla Dott.ssa Maria Beatrice SIRAVO, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, che raccoglieva la confessione del quarantottenne, completa di dettagli.

In particolare, mentre i due erano intenti a tagliare della legna nella predetta località nelle vicinanze dell’abitazione del 79enne GROSSI Mario Domenico, notavano l’anziano che si avvicinava loro urlandogli contro, fatto che scatenava una violenta lite terminata con il pestaggio dell’anziano ed il successivo trascinamento del corpo da parte dei due fino all’argine del fiume Liri ove veniva gettato.

I prevenuti venivano quindi tratti n arresto poiché ritenuti responsabili del reato di “omicidio ed occultamento di cadavere”.

Le ricerche del corpo della vittima, subito iniziate con l’ausilio dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, proseguono tuttora anche con l’impego dei subacquei dell’Arma,  nonché del personale del Nucleo Carabinieri di Pratica di Mare per il sorvolo del letto del fiume Liri.