ISOLA DEL LIRI – Politica, Machiavelli e Massimiliano I

C’era una volta la Roma dei Cesari: brama di potere, congiure di corte, storia, aneddoti, leggende. Oggi c’è l’Isola del Caesar Palace. L’elegante bar di via Borgo San Domenico a Isola del Liri superiore, negli ultimi giorni, è diventato il crocevia elettorale in vista delle provinciali e delle regionali.

Lo frequenta assiduamente Massimiliano I il quale, come avvenne al grande imperatore, con l’appoggio del babbo venne eletto e incoronato Re dei Romani. Degli Isolani. Non gli basta, adesso aspira a far parte dell’Unione delle cinque province e ostenta il sostegno di chi si accontenterebbe di governarne una sola.

Così come è capitato al condottiero romano Pompeo è già famoso per le brillanti vittorie in giovane età. Quella, però, era una guerra civile, questa è una doppia battaglia elettorale. Per questo Massimiliano I prova ad accreditare accordi e li mette in vetrina al … Caesar Palace. Con loro un terzo condottiero che porta il nome del personaggio biblico famoso per aver mangiato una mela nella sua Riserva naturale.

L’Azione di Massimiliano I è scomposta e per certi versi anche scorretta. Esporre il giovane, vincente condottiero è sleale perché rischia di danneggiarlo, bruciarlo. Ma la sua Azione è anche scomposta perché eventuali intese vengono tenute riservate fino a quando sono utili, non si mettono in vetrina e non si raccontano nelle campagne di Carnello solo per accreditarsi.

Machiavelli, principe della scienza politica, fu il primo a ritenere che l’Azione politica debba essere il risultato di una costante osservazione della realtà. Non una finzione.

ZAC