INSIEME PER SORA SULLA NUOVA SEDE DEI VIGILI DEL FUOCO: “PERCHE’ NON CHIARIRE?”

Dal gruppo politico ‘Insieme per Sora’ riceviamo e pubblichiamo.

“Durante questi 4 anni e oltre di disgraziata amministrazione Tersigni, almeno un’abilità è necessario riconoscerla ai nostri ‘eroi’: la capacità innata di infilarsi dentro questioni spinose, complicarsi la vita e, quindi, conferire immagini poco trasparenti al cittadino sempre più disilluso.

E’ il caso, ad esempio, delle procedure attivate per consentire il cambio di sede del Comando locale dei Vigili del Fuoco. Per quanto concerne l’iter, è chiaro che bisogna muoversi sul terreno dell’assoluta trasparenza e chiarezza. Ma veniamo al punto: nell’ambito del bando pubblico, predisposto dall’amministrazione comunale, per la ricerca di un nuovo sito, sarebbe emerso un sito ritenuto adatto allo scopo, che ha sbaragliato la concorrenza di altre potenziali sedi. Il sito, tuttavia, necessitava di un cambio di destinazione d’uso da votare in Consiglio Comunale, al fine di sbloccare la situazione e consentire ai Vigili del Fuoco di avere una nuova casa.

Detto fatto: il Consiglio Comunale, con la sua ‘granitica’ maggioranza, ha approvato questo cambio. Tuttavia, sembrerebbe che questo sito sia o sia stato collegato, direttamente o indirettamente non è ancora dato sapere, ad un consigliere comunale di maggioranza. Corrisponde al vero questa ipotesi? Come mai tanta riservatezza in merito? L’etica politico amministrativa avrebbe voluto che, se coinvolto a vario titolo nel sito prescelto dal bando, il consigliere avesse chiarito la situazione per poi, in caso di conflitto di interessi, defilarsi dal voto e accettarne serenamente gli esiti. Questo non è avvenuto. Insieme per Sora non vuole insinuare dubbi o sospetti, ma solo liberare il campo da ogni equivoco in onore al principio di trasparenza: sarebbe importante e auspicabile, allora, che in qualche modo si decidesse di fare chiarezza sul tema, magari con un intervento diretto del protagonista di questa vicenda.

Chi vivrà vedrà: capiremo molto presto se, ancora una volta, si sceglierà la strada del ‘non confronto’ e dell’arroganza, in barba al principio della trasparenza che ogni amministrazione dovrebbe adottare”.