EMERGENZA NEVE, IL RESOCONTO DEL SINDACO DI ARPINO

Da Renato Rea, sindaco di Arpino, riceviamo e pubblichiamo il resoconto delle attività portate avanti durante l’emergenza neve degli ultimi giorni.

Appena trascorsa l’emergenza meteo, superata fortunatamente senza il verificarsi di incidenti né di situazioni di particolare criticità per la cittadinanza, sento la necessità di fare il resoconto di quanto accaduto negli ultimi giorni dopo aver fatto i dovuti ringraziamenti ai membri dell’Unità operativa, ai volontari della Protezione Civile Ec Arpinum e degli Aquilotti 4×4 e quanti si sono adoperati per dare il personale contributo nell’affrontare la vicenda in oggetto.
Mi preme sottolineare che l’aver dedicato ore ed ore al supporto della nostra squadra in un momento così critico non è dipeso esclusivamente dall’obbligatorietà della prestazione di lavoro; molti dipendenti infatti hanno lavorato per dedizione e senso di responsabilità scegliendo di rinunciare al periodo di ferie o a passare con la propria famiglia gli ultimi giorni di feste lavorando in favore degli arpinati.

Nello specifico ci eravamo posti il duplice obiettivo di ristabilire quanto prima l’agibilità delle strade per consentirne la fruizione in sicurezza per i casi di necessità immediata e al contempo di limitare per quanto possibile le spese da sostenere per lo sgombero delle strade. Possiamo affermare che l’obiettivo prefissato è stato raggiunto se si considera che dalla giornata del 1 gennaio l’80% delle strade comunali era tornato percorribile e in condizioni di sicurezza; il ripristino del restante 20% è stato completato nella mattinata del 2 gennaio e non si è trattato di un ritardo dovuto a un errore di valutazione degli interventi da eseguire su tutti i 250 Km. di strade comunali, ma piuttosto ad una serie di concause (altitudine, esposizione della zona, ecc.). Per quanto riguarda l’aspetto economico, gli interventi messi in atto tramite il lavoro delle ditte, riguardanti lo sgombero delle strade ed il successivo spargimento di sale fornito dal Comune, hanno comportato una spesa equa e proporzionata agli interventi, il cui ammontare complessivo sarà reso noto a giorni.

Già da diverso tempo l’Amministrazione Comunale che rappresento stava lavorando alla soluzione di una possibile emergenza di questo tipo, nei mesi precedenti infatti avevamo valutato gli effetti di una prevedibile nevicata, anche in termini di rischi accidentali. Fondamentale per limitare le spese e per escludere danni a cose o persone è stato il lavoro di prevenzione sulle strade, in particolare l’aver provveduto al taglio di rami aggettanti sulle sedi stradali che avrebbero comportato pericolo in caso di caduta sotto il peso della neve. Con la stessa ratio si è provveduto a ripulire le cunette stradali di molte zone del territorio per favorire il corretto deflusso delle acque piovane regimentandole fuori dalla sede stradale, evitando la formazione di ulteriore ghiaccio sulle stesse. Naturalmente il lavoro non è ultimato, soprattutto riguardo alle cunette, anzi in molte zone bisognerà ancora intervenire.

Bisogna purtroppo registrare che, mentre l’unica strada di accesso al centro Città di pertinenza comunale (da S. Sosio a via Vittoria Colonna) è stata la prima ad essere sgomberata dalla neve, si sono verificate alcune criticità sulle strade provinciali, come la S.P. 92 da viale Belvedere a Isola del Liri, la S.P. 144 da località Panaccio a Fontana Liri, la S.P. 167 per Carnello, addirittura chiusa al traffico, con le conseguenti difficoltà per quanti hanno avuto la necessità di raggiungere diversamente il centro storico e le altre zone del territorio o di spostarsi per la serata di fine anno. Poiché più di qualche cittadino ha richiesto l’intervento del Comune anche per liberare dalla neve e dal ghiaccio strade di competenza provinciale e per avere assistenza mentre percorreva dette strade provinciali, e poiché comunque si è creato un disagio alla cittadinanza ed a quanti avevano deciso di trascorrere ad Arpino le festività di fine anno, auspico che la nostra Città non venga più trascurata dall’Ente provinciale in occasione di eventi come quelli appena vissuti.