BATTERIE AL SALE E ALLA SABBIA

Alla domanda sempre più pressante dell’energia sostenibile e rinnovabile, il mondo si sta muovendo in direzioni assolutamente “nuove ed inaspettate”: Eolico e Solare, non possono sfamare il fabbisogno energetico, per cui sul prossimo mercato dell’energia si parlerà di “batterie al sale e alla sabbia”.

Le batterie al sale

Una delle innovazioni tanto discusse riguarda proprio la prima generazione di batterie agli ioni di sodio, anche chiamate “batterie al sale”. Varie start-up e aziende nel mondo lavorano su questo fronte e utilizzano queste nuove applicazioni, come accade ad esempio in Cina, in UK o in Italia. Proprio questa tipologia di batterie italiane nasce dalla collaborazione di due aziende per applicazioni di accumulo domestico (derivato da fonti rinnovabili) e per i veicoli elettrici. Questa batteria è composta da tanti parallelepipedi, chiamati celle, che contengono un mix di materiali – quindi non solo il “banalissimo” sale! Facile da smaltire e di alto rendimento, sembra essere davvero il futuro delle batterie.

Le batterie di sabbia

La sabbia ha un elevato potenziale di accumulo termico, in particolare, si sfrutta un impianto solare a concentrazione per scaldare un silos di sabbia che raggiunge temperature molto elevate. Questa sistema, che potremmo chiamare “batteria solare a sabbia”, permette il rilascio di calore per applicazioni industriali o domestiche, con un’autonomia energetica che può durare diverse settimane. Sicuramente è un’ottima idea anche se forse è un po’ azzardato affermare che sia totalmente a “impatto zero”: non dimentichiamo che le emissioni di un sistema non si calcolano solo durante la fase di produzione di energia elettrica o termica, si devono anche considerare la costruzione dell’impianto e il suo smantellamento a fine vita, tramite l’analisi del ciclo di vita di un impianto (LCA).

Con queste scoperte forse diremo «ciao, ciao» alle classiche batterie al litio e daremo il benvenuto alla nuova tecnologia basata su materiali già esistenti in natura e facilmente reperibili. In tutto questo ancora una volta la nostra Italia è in prima linea per il viaggio nel futuro.

(per saperne di più visita https://www.geopop.it/batterie-al-sale-e-alla-sabbia-le-alternative-al-litio-non-sono-chiacchiere-ma-neanche-il-santo-graal/ ).

Alessandro Rea

Credits: Geopop