Balsorano – 60 anni fa la tragedia di Serra Alta

Sabato 1° aprile, alle ore 10.30, presso i locali del Centro Culturale “Asilo infantile Ravenna“, si terrà una cerimonia per ricordare la tragedia dell’Itavia, avvenuta in località Serra Alta, al confine tra i comuni di Sora e Balsorano, il 30 marzo del 1963.

La sera di quel 30 marzo di sessant’anni fa un forte boato scosse la tranquillità delle Valli del Liri e Roveto, portandole tristemente alla ribalta delle cronache nazionali per la sciagura aerea che vide il DC-3 I-TAVI partito da Pescara e diretto a Roma, schiantarsi sulla cima di Serra Alta, nel mezzo di una tormenta di vento e neve. Furono 8 le persone che persero la vita nell’incidente, 5 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio.

Nel sessantesimo anniversario della tragedia, si terrà dunque la cerimonia di commemorazione nata dalla collaborazione tra il Comune di Balsorano (sul cui territorio si trova il relitto del velivolo) e Marco Monti, autore delle due edizioni de L’Ultimo Viaggio dell’I-TAVI (Tutta la Verità), volumi in cui l’autore con una ricerca meticolosa ha raccolto preziose informazioni e dati che hanno permesso di far luce sulle cause della tragedia di Serra Alta. Una collaborazione, a cui ha prontamente aderito il sindaco Antonella Buffone, nata grazie alla intermediazione di Carmelo Isopo, di Balsorano, conosciuto dall’autore durante una delle tante salite a Serra Alta. In occasione della cerimonia, sarà allestita una mostra fotografica con circa 40 foto, di cui molte inedite, dell’archivio raccolto da Marco Monti.

Sono state invitate varie associazioni del territorio, tra cui il Gruppo 25 aprile – Amici della montagna di Sora e la Protezione civile di Sora, che ogni anno si impegnano a realizzare la maestosa croce sulla vetta di Serra Alta e a predisporre la celebrazione della Messa in memoria delle vittime della sciagura area.

L’evento, che avrà come moderatore l’avv. Emiliano Tersigni, vedrà gli interventi con testimonianze di:
1) Donato Alonzi, l’ultimo superstite dei primi 7 uomini di San Giorgio (Sora), che salendo dai sentieri sul versante sorano avvistarono il DC-3 e parteciparono al recupero delle vittime;
2) Giulio Cesare Gemmiti, ex membro del C.A.I. che partecipò al recupero dei morti salendo dal Rifugio Sambucito;
3) Giovanna Di Michele con il marito Sergio ed il figlio Lorenzo, una delle figlie del defunto cancelliere Marco Di Michele.
4) Fabio Massimo Mannucci, tecnico meccanico ITAVIA dai DC-3 fino al DC-9 di Ustica e conoscente del c.te Ernesto Roggero.
5) Alessandro De Gasperis, testimone oculare dell’aereo prima e durante dello schianto, che partecipò alla spedizione per il recupero delle vittime.

Foto dall’archivio di Marco Monti