ATINA – IL PALAZZO DUCALE TRA I 20 PROGETTI FINANZIATI DALLA REGIONE

Grande soddisfazione da parte dell’Amministrazione comunale di Atina, che ha comunicato alla cittadinanza l’accoglimento della proposta di interventi sul Palazzo Ducale, entrato dal 2019 a far parte della Rete delle Dimore Storiche del Lazio, redatta in risposta al bando regionale. Il progetto è risultato tra i 20 ammessi a finanziamento. Una proposta volta a garantire maggiore sicurezza e migliore accessibilità ai diversamente abili, a diminuire i consumi energetici ed efficientare impianti, a preservare la struttura e garantirne il decoro.

L’edificio risale al 1350 e in oltre 700 anni di storia il Palazzo Ducale ha visto un susseguirsi di proprietari, nobili famiglie e istituzioni. I primi a occuparlo furono i Cantelmo, che ne fecero la propria dimora dal 1359 fino al 1458. Quasi un secolo di governo fu spezzato da una ribellione che causò la perdita dell’edificio che passò, nel 1490, prima a Ferdinando I d’Aragona e in seguito al Conte di Maddaloni. In questo periodo fu abitato da Diomede Carafa e più spesso utilizzato come sede della Curia. Alla fine del ‘700 il palazzo era in abbandono con i soli Maestri di Campo e i Luogotenenti ducali a risiedervi. In seguito vide la presenza dei duchi di Montecalvo, di Giuseppe Fanelli di Napoli, la famiglia Paniccia di Vicalvi (1847). Nel 1870 fu acquistato dall’allora Decurionato di Atina, e da quella data è sede del comune. Tra 1850-1949 il Palazzo Ducale fu oggetto di pesanti modifiche per venire incontro alle nuove esigenze funzionali. Inoltre subì gravi danni nel 1915 a causa del terremoto della Marsica. Nuove ristrutturazioni avvennero dopo il 1950 che permisero di ubicare la sede del Museo Civico Archeologico e della Biblioteca comunale dal 1978 al 1993. La lunga serie di lavori all’edificio simbolo di Atina terminò nel 2009 e oggi è adibito a sala conferenze, convegni e mostre. Di particolare pregio, al piano nobile, un ambiente absidato e una cappella palatina dedicata a Sant’Onofrio. Nella lunetta d’ingresso si può osservare un affresco raffigurante la “Madonna col Bambino e san Giovanni Battista”, realizzato nella seconda metà del XIV secolo. Altra opera di pregio è custodita nel salone di rappresentanza, dove fa bella mostra di se un grandioso mosaico romano a tessere bianche e nere, portato alla luce nel 1946, che raffigura 4 guerrieri in diverse posizioni.