ARPINO – LA COMUNITA’ MONTANA VUOLE RIQUALIFICARE LO STORICO TEATRO PALMA

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ uno degli edifici in cui sono state scritte le pagine fondamentali della storia contemporanea di Arpino. Stiamo parlando del teatro Palma, aperto nel 1912 e funzionante fino al 1985, e che oggi, purtroppo, versa in uno stato di degrado diffuso.

La XV Comunità montana Valle del Liri, guidata dal suo presidente, Gianluca Quadrini, ha presentato questa mattina in Regione Lazio, un progetto per il restauro e il risanamento conservativo della struttura con l’obiettivo di renderlo di nuovo centrale nella vita culturale della città di Arpino e dell’intero comprensorio.

Se la richiesta di finanziamento – che ammonta a circa 700mila euro – verrà approvata, si lavorerà per la conservazione integrale del fabbricato, inserendovi però, con sensibilità e discrezione, elementi di nuova progettazione, per garantire la massima funzionalità dell’edificio. E’ evidente, considerato l’avanzatissimo degrado, l’urgenza di intervenire per evitare che vengano messe a repentaglio anche le caratteristiche strutturali delle chiusure verticali e orizzontali portanti del fabbricato. Il progetto prevede anche di dotare il teatro di strumentazioni tecnologiche digitali per la fruizione ottimale dei prodotti culturali.

“Arpino ha una posizione baricentrica e facilmente raggiungibile da tutti i comuni dell’area limitrofa, che– commenta Quadrini – raccoglie un bacino di circa 70 mila abitanti. La riqualificazione di un edificio come il teatro Palma porterà inevitabilmente dei grossi benefici culturali per tutto il territorio. Una volta restaurata la struttura, bisogna pensare alle attività da programmare: workshop, laboratori, spettacoli, performance, installazioni, seminari, incontri, attività di formazione, dimostrazioni e laboratori per le scuole. Parte delle spese di gestione del teatro saranno a carico dell’amministrazione della XV Comunità Montana, che utilizzerà personale scelto con capacità tecniche e regolato tramite apposite convenzioni”. Oltre a recuperare un edificio storico e a incrementare l’attività culturale, il progetto avrà, perciò, come finalità anche quella di creare occupazione locale.