IL PONTE DI CARNELLO CADE A PEZZI

A pochi metri ci fanno concerti, commemorazioni, rappresentazioni varie. Basta però volgere lo sguardo  poco oltre la piazza intitolata a Marco Tullio Cicerone per rendersi conto di quanto ci tengano al decoro gli amministratori comunali. Perché il ponte al confine dei tre Comuni, cioè Arpino, Isola del Liri e Sora, sta letteralmente cadendo a pezzi. Come le lastre ed i frammenti di travertino che staccatisi dalle colonnine piombano al suolo (o finiscono nelle acque del Fibreno) rappresentando anche un’insidia per passanti, vetture, moto e bici. E poi le parti metalliche arrugginite.

Sono anni che manca la manutenzione e sono anni che si continua a fare finta di nulla. Quasi che quella fosse zona franca, terra di nessuno. Eppure quel ponte rappresenta uno dei simboli dell’unione fra tre comunità in mezzo alle quali c’è quella di Carnello, il paese che paese non è. Lo stato del ponte è pietoso, indecente. Sia sulla sponda di Arpino pesantemente danneggiata, che su quella di Isola del Liri, un po’ meno sfasciata. Intorno attività commerciali e di servizio, esercizi pubblici, una chiesa, studi professionali, due scuole ed altro ancora. Prima e dopo il ponte l’immagine generale è decorosa. In mezzo fa schifo.

Una ventina di anni fa la struttura venne dotata di passerella grazie ad un opportuno finanziamento regionale targato Enzo Di Stefano. Fu il Comune di Arpino a realizzare l’opera. Poi, un po’ alla volta,  il ponte è scivolato verso il solito, tradizionale degrado! Chi lo aggiusta?

l.n.