ARPINO – GONFALONE A TUTTI I COSTI, SPUNTA MANIFESTO A LUTTO

Le polemiche non si spengono. Anzi, c’è chi le alimenta con un pizzico di goliardia. Questa notte su alcune plance del paese sono comparsi manifesti a lutto recanti la dipartita del Gonfalone. Come è noto quest’anno alla manifestazione folcloristica – agonistica parteciperanno solo due quartieri: Arco e Ponte. Gli altri hanno deciso mesi fa di non iscriversi: Civita Falconara, Collecarino, Vallone, Vignepiane e Vuotti hanno manifestato il loro dissenso  all’organizzazione della 50esima edizione curata sempre da Pro Loco, che fra la contrarietà generale ha deciso di portare in scena il Gonfalone… a tutti i costi, peraltro ‘minacciato’ dal Covid. E così, di fronte a quella che sembra una vera e propria ostinazione contro tre quarti del paese, si va avanti comunque.

Naturalmente senza prendere esempio dalle altre realtà vicine e lontane, grandi e piccole, che gli eventi tradizionali hanno già annullato. Non ultimi ieri nel cassinate. In questo contesto si ravvisa la doppiezza del sindaco Rea, sempre abile a muoversi nella palude dell’ambiguità. Deve aver compreso che questa vicenda rischia di ritorcersi contro le aspirazioni personali e così ci ha tenuto a ribadire che da cittadino è contrario, da sindaco non può fare nulla. Sul serio?

Un modo per non scontentare guelfi e ghibellini. Cioè le cinque contrade – quartieri dissidenti e i due aderenti, compresa la Pro Loco (il cui direttivo di fronte alla sortita del sindaco avrebbe già dovuto dimettersi – una volta funzionava così). La stessa Pro Loco che con spirito di sacrificio, senso del dovere e sprezzo del pericolo si è sostituita all’inesistente assessorato al Turismo e che gli sta reggendo comunicazione, immagine ed attività in esclusiva. Ribadiamo: deve esserci qualcosa sotto! E prima o poi verrà fuori.

Chissà, forse ha ragione quell’ex amministratore secondo il quale c’è una regia occulta dietro questa sceneggiata!

lunic