Alberto La Rocca: Riflessioni sulla politica locale!

La storia insegna…di solito, e aiuta a non commettere gli errori già fatti. Non sono frasi fatte ma suggerimenti, punti di partenza che ogni qual volta la nostra amata classe politica vede avvicinarsi la prova del voto, dimentica. Sì, dimentica, forse volutamente perché pensa che il “dividi et impera” vince su tutto. E allora ecco i “viaggi della candidatura” verso Roma intrapresi da singoli, alla faccia del proprio gruppo politico e delle logiche e alleanze più o meno locali. Ognuno pensa per se, a quella candidatura che potrebbe arrivare. Il tutto all’ombra dell’amata città di Sora che troppo ha dovuto pagare per quella mancata rappresentatività. Retorica e strategia in terra volsca. Quasi mi viene da sorridere quando penso a quello che è convinto che saprà farsi consegnare la mappa del tesoro giusta. Quasi mi viene da prendere io in affitto un pullman per far salire tutti a bordo e durante quel viaggio verso la carriera politica sperata ricordare alla comitiva sorana che il “dividi et impera” non serve a nessuno e che, magari dialogando, cioè decidendo insieme, anche mettendo in conto un possibile passo indietro di qualcuno, Sora avanza e cresce.

Abbiamo bisogno di uomini capaci, che sappiano muoversi nelle istituzioni e sappiano attrarre finanziamenti sulla nostra città, che abbiano dato prova di saper amministrare e che sappiano dialogare con la cittadinanza.

In questi tempi di confusione, in cui non si è certi degli scenari politici, chi si vuole candidare a rappresentare Sora dovrebbe avere il buon senso di sedersi a tavolino con le anime più rappresentative della città e proporre a chi compone le liste delle scelte organiche per il territorio.

Non è più possibile andare separati e non essere rappresentati.

Nel passato breve l’amministrazione Casinelli è stata capace di sprecare delle opportunità importanti.

L’azione amministrativa è stata modesta, la tanto decantata filiera politica Stato, Regione, Provincia amministrata dallo stesso partito non ha portato opere significative per la nostra città.

Dopo quell’esperienza il partito Democratico e tutto il centro sinistra è uscito diviso e frammentato, senza una leadership chiara e forte.

I personalismi hanno lacerato quella alleanza  cui tanti sorani avevano guardato con interesse.

Ora basta, non ce lo possiamo più permettere, per il bene della città bisogna fare scelte condivise e unitarie.

E’ la nostra città che deve vedersi riconoscere il ruolo che merita, non il singolo carrierista politico. Non sarà più possibile accettare passivamente la volontà dei singoli di emergere se non per il bene condiviso e condivisibile della nostra città.

Ma davvero è tanto difficile da comprendere???