Acea Ato 5: in due mesi 98 interruzioni dell’erogazione e nel 2021 l’acqua è mancata per 31 giorni

Un inizio d’anno davvero nero per il servizio idrico in Ciociaria. Dopo appena 60 giorni dal 1° di gennaio 2023, Acea Ato 5 ha già diffuso 98 avvisi di sospensione dell’erogazione dell’acqua sia per lavori di manutenzione, sia per guasti improvvisi alla rete: quasi due avvisi al giorno e più di un avviso a comune (Acea ne gestisce 86 in provincia di Frosinone).

Al netto delle interruzioni “programmate”, per effettuare lavori di manutenzione, le interruzioni improvvise del flusso idrico sono state 36 in 62 giorni (in pratica un giorno sì e uno no senz’acqua) ed hanno riguardato quasi tutti i comuni gestiti, con giornate in cui l’acqua è mancata nei centri più popolosi per diverse ore. Giusto per fare un paragone: su Ato2 (cioè tutta Roma e provincia) le interruzioni improvvise sono state quasi la metà: appena 19.

I dati si ricavano dallo stesso sito di Acea, dove quotidianamente l’azienda si affanna ad annotare le interruzioni. Non è una novità per Acea Ato 5 che, nel 2022, ha emesso quasi 200 avvisi di interruzione improvvisa del servizio su 365 giorni: due giorni su tre.

La situazione è tanto grave che nel Bilancio di sostenibilità redatto da Acea Ato 5 per l’anno 2021 (l’ultimo pubblicato) la società deve ammettere che, in merito alla “continuità” del servizio (uno dei parametri per misurare l’efficenza della gestione), non sono stati raggiunti i parametri richiesti dall’Arera e registrare che, nel corso dell’intero anno, su tutto il territorio gestito, l’acqua è mancata per 723,51 ore, praticamente un intero mese di 31 giorno!

Se, a fianco a tale parametro, si aggiunge quello della criticità relativa alle perdite idriche lungo le reti (che può correttame te valutarsi attorno al 70%), è allora ben chiara al triste situazione in cui si trovano a vivere le famiglie ciociare, che debbono fare contemporaneamente i conti con un servizio idrico poco efficiente (per livello di perdite e di interruzione del servizio stesso) e con le tariffe idriche tra le più alte d’Italia (se non le più alte).

Il caso della gestione idrica nel frusinate è stato oggetto, la scorsa settimana, anche di un servizio televisivo andato in onda nel corso della trasmissione di Rete 4 ‘Fuori dal Coro’, presentata da Mario Giordano. Gli inviati di Mediaset hanno raccolto le testimonianze di alcuni cittadini che hanno lamentato il caro-bollette, dichiarando che a Frosinone una famiglia media paga circa 4.000 euro di acqua all’anno, mentre una giovane madre ha fatto presente che, vivendo in un piccolo appartamento lei, il marito e il figlioletto nato da poco, solo l’ultima bolletta è stata superiore a 1.000 euro. Il tentativo di chiedere spiegazioni ai vertici di Acea Ato 5, fatto dalla troupe di Giordano, è stato inutile: hanno risposto che non possono rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.
Ercole Pappalardo