“25 novembre la giornata internazionale sulla violenza contro le donne. La violenza contro le donne che amano troppo.”

Una domenica di sole ha fotografato la giornata internazionale sulla violenza contro le donne a Sora.

            Le anime sensibili si saranno accorte dei manifesti, celebrativi di questa ricorrenza, mancanti di immagini con donne svestite, perfette esteticamente o con in dosso abiti o gioielli bellissimi.

            Le anime sensibili si saranno accorte dei manifesti raffiguranti donne tristi, con gli occhi tumefatti, con i capelli in disordine, con un passato o un futuro inimmaginabile.

            Così si manifesta la violenza contro le donne. Una violenza in crescita: 115 donne uccise nell’arco dell’ultimo anno in Italia, 170 presenze in pronto soccorso di donne maltrattate nell’ultimo anno nel nostro comprensorio che raccoglie una popolazione di circa 120.00 abitanti.

            Dati strazianti. I racconti di queste donne sono strazianti. Straziante è il loro grido di dolore quando riescono a denunciare le violenze, le denunciano nel 90% dei casi in presenza dei loro figli.    Donne che amano troppo.

            E’ questa la loro condizione: il troppo amore verso l’uomo che amano, verso la loro famiglia, verso la famiglia di provenienza che non deve sapere, verso una società proiettata alla perfezione estetica che le giudicherebbe fuori da queste logiche, inevitabilmente.

            Le donne che amano troppo devono ripartire da loro stesse. Devono avere il coraggio della denuncia al primo episodio di violenza. Devono amare troppo la loro dignità.

            Devono amare troppo loro stesse, per avere salva la vita.

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